Mezzo secolo fa (Giacomo, 2000)

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Mezzo secolo fa venne assassinato
un uomo chiamato Fausto
aveva la mia età quando nel ’21
nasceva il partito e subito aderì
poi nel ’26 la svolta di Lione
deviò la direzione re Stalin

Così Fausto decise di unirsi alla frazione
che la rivoluzione non tradì
E corre il ’29, nero più nero il dominio
Fausto costretto all’esilio a Parigi
da Parigi a Bruxelles, nella latitanza
Fausto battaglia e speranza non abbandonò
dieci anni vissuti nell’ombra, poi la guerra l’ha trovato
nel ’40 la Gestapo lo arrestò

Tre anni di confino e poi il fascismo crollò
Fausto allora contro il CLN e contro Salò

Finalmente di nuovo a casa, ma c’è tutto da rifare
legami recisi dal tempo da riannodare
E corrono le menzogne del vecchio traditore
che intruppa i proletari dietro il tricolore
E fausto, Fausto lottava per convincere chi si armava
che il nemico non era il tedesco ma chi li sfruttava

Così una sera di marzo nell’anno della Liberazione
I togliattiani punirono la sua dedizione

Mezzo secolo fa venne assassinato
un uomo chiamato Fausto
Ma qualche giorno fa un giovane compagno
giurando il suo impegno dei fiori ti portò