1921-1957 Mozione-piattaforma

Documento n. 1 - Da “Battaglia comunista”, gennaio 1957

Constatato che è oramai nella coscienza della parte più sensibile del proletariato di tutto il mondo la persuasione che nell'Unione Sovietica che fu il paese della prima rivoluzione e della prima esperienza socialista, come nei paesi sorti a regime di democrazia popolare, in conseguenza dell'esito vittorioso della seconda guerra mondiale, sono in atto e drammaticamente operanti i termini di una inevitabile e incontenibile dialettica di classe fra gruppi dirigenti, praticamente padroni dello Stato e della produzione e le masse proletarie.

Constatato il fallimento del Partito Comunista in Italia, in quanto strumento di orientamento e di organizzazione della classe operaia, sorto a Livorno come organizzazione di lotta rivoluzionaria del proletariato, che una direzione opportunistica ha spinto nel pantano del più umiliante conformismo o del cretinismo elettorale e parlamentare.

Constatata l'inesistenza di una organizzazione internazionale dei lavoratori e la improrogabile necessità della sua riorganizzazione per le considerazioni che gli organismi di lotta del proletariato o sono strutturati su scala internazionale o sono destinati a rimanere svuotati di ogni serio contenuto di operante solidarietà internazionale, e quindi di ogni possibilità di realizzazione socialista; i gruppi politici, firmatari della presente mozione, concordano di partecipare solidalmente all'opera lunga e difficile della ricostruzione del partito di classe.

A tale scopo convengono nell'accettazione dei seguenti punti a cui conformeranno il loro contributo teorico e la loro politica di gruppo:

  1. Gli attuali rapporti di produzione sono protetti e difesi dal potere dello stato borghese che, fondato sul sistema rappresentativo della democrazia formale, costituisce l'organo della difesa degli interessi della classe capitalista.
  2. Il proletariato non può infrangere il sistema dei rapporti capitalistici di produzione da cui deriva il suo sfruttamento, senza l'abbattimento rivoluzionario del potere borghese. Il proletariato non arriverà mai al potere né allacciandosi con partiti borghesi, né servendosi unicamente del suffragio elettorale per la conquista dei mandati elettivi nei parlamenti. La via parlamentare e pacifica del socialismo sarà in definitiva la via della capitolazione e della sconfitta operaia.
  3. L'organo indispensabile della lotta rivoluzionaria del proletariato è il partito politico di classe.
  4. Dopo l'abbattimento del potere borghese, il proletariato non può organizzarsi in classe dominante che con la distruzione dell'apparato di stato borghese e con l'instaurazione della propria dittatura di classe.
  5. La forma di rappresentanza politica nello stato proletario è il sistema dei consigli dei lavoratori, già in atto nella rivoluzione d'ottobre.
    Dittatura non personale, non di Comitato Centrale, e neppure di partito, ma esercizio totale, autonomo, sul piano della più vasta democrazia della volontà e del potere proletario negli organi della stessa dittatura.
  6. Lotta rivoluzionaria contro l'imperialismo e la guerra, contro cioè ogni politica di potenza basata sullo sfruttamento del lavoro umano e sulla colonizzazione politica dei paesi chiusi entro la cerchia delle zone d'influenza.
  7. Centralismo democratico sul piano della organizzazione del partito. In una epoca come l'attuale, caratterizzata da svolte improvvise e brusche, da guerre localizzate e guerre civili, il partito sarà in grado di essere all'altezza dei suoi compiti tanto immediati che storici se sarà organizzato con i criteri della centralizzazione e con una rigorosa disciplina: non imposta coattivamente dall'alto, ma dall'alto interpretata e già matura nella coscienza dei militanti.
  8. In una fase avanzata della dominazione imperialista, mentre è in atto la guerra fredda e in prospettiva quella calda per il dominio del mondo, le lotte dei popoli coloniali verso l'indipendenza rischiano di non avere né l'autonomia, né il ruolo storico e di essere manovrate come pedine in un più vasto gioco strategico. In queste condizioni obiettive, compito del partito rivoluzionario è quello di aiutare i moti di liberazione a sottrarsi dalle influenze dirette e indirette dell'imperialismo, accentuarne il carattere di classe, farne, in una parola, uno strumento della lotta del proletariato internazionale sotto la guida del partito di classe.
  9. Concezione del sindacato come di uno strumento della lotta rivoluzionaria del proletariato.
  10. Da questi punti derivare le posizioni tattiche contingenti.
La presente mozione-piattaforma è stata approvata dal Partito Comunista Internazionalista, da Azione Comunista, dalla Federazione Comunista Libertaria e accettata con riserve dai gruppi Comunisti Rivoluzionari

Prometeo

Prometeo - Ricerche e battaglie della rivoluzione socialista. Rivista semestrale (giugno e dicembre) fondata nel 1946.