Addio Aldun

Il compagno Aldo Zara, l'Aldun come qualcuno lo chiamava, ci ha lasciati per sempre.

Aveva iniziato a lavorare fin da quattordici anni, nella vecchia Milano di un tempo, ed è andato avanti instancabilmente, caparbiamente, fino all'ultimo respiro della sua vita. Operaio, vero proletario, milanesone col 'coeur in man', doveva faticare dalla mattina alla sera perchè quello era il suo destino, quella era l'essenza stessa della sua vita.

L'avevano ben capito i suoi padroni e per questo ne avevano sempre approfittato. Lui ne era cosciente ma, generoso com'era, non poteva comunque sottrarsi al suo dovere.

Chiunque lo chiamasse, amico o semplice conoscente che fosse, trovava sempre un uomo disinteressato, con un dolce e bonario sorriso sul volto, pronto a rispondere all'appello. Così, quando la nostra organizzazione gli chiese il suo contributo, l'Aldun immediatamente rispose.

Con l'umiltà di sempre, con la modestia dell'operaio che giorno dopo giorno costruisce nel silenzio e nella fatica la sua opera, si buttò appassionatamente in mezzo alle vecchie e polverose annate di Battaglia Comunista, quintali di carta stampata accatastatasi confusamente da anni nelle nostre cantine, per dar loro ordine, pulizia e lustro. Una catalogazione minuziosa, un riordino meticoloso, un prezioso lavoro riservato a quei pochi che l'hanno potuto apprezzare e che, come lui, non intendono far morire la stampa comunista nell'indifferenza del nostro tempo.

L'Aldun era un uomo schietto, intelligente e dall'animo semplice, fatto di quella semplicità che è ricchezza di sentimenti e grandiosa umanità. Lo vediamo ancora, gioiosamente sorridente, sporgersi dal finestrino del suo inseparabile furgone pronto a dire di sì. Addio Aldun, ci lasci un dolcissimo ricordo.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.