Il clima cambia...

L'impatto ambientale delle attività produttive e dei relativi consumi energetici è ormai insostenibile. Ne abbiamo avuto la prova quest'anno quando da maggio le temperature di tutto il continente europeo sono salite a valori decisamente superiori a quelli medi del periodo. Per quattro mesi non è caduta, in Europa, una goccia d'acqua e, insieme alla siccità, il caldo ha fatto il resto. In pratica, come hanno detto alcuni scienziati, è come se l'equatore si fosse spostato a nord di 10° di latitudine determinando l'espansione della fascia climatica tropicale ad aree a clima precedentemente continentale. Il risultato è stato catastrofico: migliaia di morti e sofferenza per tutti gli altri individui, incendi, spesso di origine dolosa, che diventavano incontrollabili per la secchezza dei boschi coinvolti, riduzione della produzione agricola europea tra il 10 e il 30% secondo le colture, rischi di black out energetici a causa dell'impennata dei consumi elettrici generata dall'installazione massiccia dei condizionatori d'aria. Del problema, ormai evidente anche alle persone comuni, nessuno se ne occupa.

Gli Usa, in vista di difficoltà di approvigionamento di petrolio crescenti, stanno riscoprendo il carbone e coerentemente hanno rifiutato di sottoscrivere il programma di contenimento delle emissioni di anidride carbonica definito a Kyoto. Le emissioni degli altri paesi industrializzati o in via di forte sviluppo come la Cina e l'India, comunque stanno aumentando. Come risponde la società capitalistica? Impotente di fronte al problema di favorire una riduzione dei consumi per permettere una minore immissione di sostanze inquinanti nell'ambiente, impotente di fronte ai giganteschi interessi delle grandi imprese energetiche mondiali che pretendono aumenti sempre maggiori sia dei consumi sia dei loro fatturati, impotente di fronte alla necessità di sviluppare modelli di consumo e di produzione energetica diversi da quelli attuali e rispettosi dell'ambiente, lascia che ognuno provveda da sé con l'installazione, se può, di un bel condizionatore d'aria, apparecchio energivoro per eccellenza e quindi, dal punto di vista ecologico, devastante per l'ambiente. Altro non si vede all'orizzonte. È interessante riportare la dichiarazione rilasciata dallo scienziato "Zichichi" al recente convegno di Erice sull'ambiente da lui presieduto: 'non si può ancora affermare nulla sul presunto cambiamento climatico perché non ne sappiamo ancora niente; ciò che posso dire è che dobbiamo studiare e approfondire la questione per vedere se di questione si tratta...'. È la negazione di qualsiasi evidenza. D'altra parte, Zichichi non è la prima volta che mostra la grettezza del suo pensiero. Invece altri scienziati hanno ben altri punti di vista e da tempo ormai lanciano ripetuti allarmi sulla catastrofe cui stiamo andando incontro. Ma i potenti della Terra fanno orecchie da mercante...

lz

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.