Stati Uniti: I sindacati danno il benvenuto al nuovo padrone

Come si vede sopra, i leader dei sindacati dell’edilizia si sono messi in posa per foto con il nuovo presidente. Il convincimento gestionale tra questi leader sindacali è che approfitteranno, in qualità di piccoli capitalisti, di ipotetici progetti nazionali infrastrutturali nel futuro. La leadership dell’AFL-CIO si è espressa a favore delle politiche di guerra commerciale del nuovo regime. I sindacati hanno dissotterrato il loro slogan “compra Americano”, che coniarono negli anni 70. Rientra perfettamente, come slogan nazional-sciovinista e patriottico, nella linea “L’America prima di tutto” dei nuovi signori della Pennsylvania Avenue.

Ciò non è per niente una sorpresa. L’apparato dell’AFL-CIO ha sempre sostenuto una linea nazionalista e a favore della guerra. L’AFL-CIO sostenne la guerra in Iraq e ogni guerra precedente. Attraverso l’American Institute for Free Labour Development(AIFLD), L’AFL-CIO collaborò con la CIA e organizzazioni di copertura della CIA per inseguire gli obbiettivi imperialisti del regime di Washington. Per i sindacati quest’attività è sopravvissuta al collasso dell’URSS. Alla fine l’AIFLD è stata accorpata ad una nuova burocrazia denominata “Centro Americano per la solidarietà internazionale dei lavoratori”.

Mentre la politica di guerra commerciale danneggia i lavoratori che perdono i loro salari reali a causa dell’inflazione dei prezzi e poi perdono le loro vite nelle guerre che spesso seguono, ad una borghesia ansiosa di succhiare del capitale nel proprio recinto nazionale può sembrare una politica valida. Il capitalismo deve espandersi o morire (Marx). Il punto di vista nazionalista dei sindacati si adatta perfettamente al punto di vista nazionalista della classe dirigente politica. Per le direzioni sindacali nel settore edile qualsiasi politica che continui a far andare avanti il boom dell’edilizia è una buona politica. Per la borghesia mandare avanti il boom dell’edilizia fa apparire l’economia più sana di quanto non lo sia, collegando valori al debito bancario. Per i sindacati questo è un adattamento per la sopravvivenza alla nuova realtà a Washington. Per i politici è un tentativo di fare appello ai sentimenti nazionalisti nella popolazione e ai lavoratori “colletti blu” in particolare. La base sociale dei partiti governanti sta svanendo, costringendo il partito repubblicano ad incorporare elementi fascisti nella coalizione governante. Il partito al governo ha bisogno di alleati esattamente come ne hanno bisogno le direzioni sindacali. La campagna nazionalista sul commercio e a sostegno dell’industria domestica è perfettamente in linea con tutte le precedenti politiche statunitensi. Dalle banalità della “relocalizzazione” di un Presidente a quelle dell’ “America prima di tutto” e “compra Americano” di un altro il risultato finale è lo stesso.

Durante l’ultima campagna elettorale per le presidenziali i candidati più popolari hanno fatto visite all’Iron range del Minnesota Nordorientale per sollecitare misure commerciali protezionistiche contro la Cina. La borghesia, da tutti i rispettivi gruppi politici, vuole che la prolungata discesa mondiale dei prezzi delle merci sia imputata interamente alla Cina. La stessa classe politica, nelle udienze della commissione d’intelligence del Senato del 31 marzo ha incolpato gli insidiosi effetti della “guerra d’informazione” russa per tutte le proteste sociali dell’ultimo decennio (1).

Esiste un’atmosfera da caccia alle streghe che aspira ad usare la crisi politica dell’amministrazione per spingerla verso una direzione ancora più aggressivamente militarista e non per proteggere i cittadini contro la repressione e l’austerity. Il regime di Washington ha redatto una lista di siti web di commento politico ufficialmente considerati al servizio di una macchina statale di propaganda russa. Le litigiose fazioni della borghesia appaiono come avversarie l’una dell’altra quando stanno soltanto facendo lo stesso percorso della guerra imperialista, la stessa strada discutendo l’una con l’altra su chi dovrebbe essere sulla loro lista di obiettivi (2).

Il vecchio argomento che i rivoluzionari non possono abbandonare i lavoratori nei sindacati alle loro direzioni reazionarie non è appropriato per una situazione in cui i sindacati scelgono di abbandonare i lavoratori. Secondo un sondaggio di Pew Research 6 adulti su 10 negli Stati Uniti hanno un’opinione positiva nei confronti dei sindacati (3).

I sindacati d’impresa nel capitalismo rispondono al loro declino esattamente allo stesso modo con cui i capitalisti che controllano qualsiasi industria reagirebbero, col tagliare i rami secchi e con l'aumentare i carichi sulle schiene dei loro membri-lavoratori. Discutere oggi di cosa dovrebbero fare i rivoluzionari in materia di sindacati è simile al discutere su dove posizionarsi al capezzale dei malati terminali.

Intanto che i sindacati dei lavoratori statali perdono i versamenti automatici delle quote, e ogni singolo stato adotta misure antisindacali quali la legge del “diritto al lavoro”, il settore sindacalizzato della forza lavoro subisce un’ulteriore emorragia. Il tasso attuale di sindacalizzazione è sceso al 10,7 per cento della forza lavoro negli Stati uniti, dal 20 per cento nel 1983 e dal 34,8 per cento nel 1954 (4).

Questo è ciò che le direzioni dei sindacati dell’edilizia, dei camionisti e dei metalmeccanici stanno affrontando. Quello che la classe governante sta attaccando quando attacca i sindacati è la base di una fazione rivale della classe governante e non semplicemente i salari e le condizioni di lavoro dei lavoratori come membri dei sindacati. L’unica cosa dei dirigenti dei sindacati che differisce dal dirigente di una compagnia è la parola “sindacato”. Il lungo crollo dei loro tesserati li rende semplicemente più propensi a negoziare la vendita della forza lavoro e a fare concessioni ai loro colleghi.

Il governo statale dello Iowa ha appena messo fine alla riscossione automatica delle quote per le sue organizzazioni sindacali ed ha smesso di contrattare con i suoi sindacati dei lavoratori statali. I sindacati delle scuole pubbliche di Rockford, Illinois, hanno indetto un breve sciopero per far sfogare i lavoratori e per imporre un inevitabile contratto di svendita in seguito. Nel frattempo l’AFSCME, il sindacato dei lavoratori statali, ha approvato una risoluzione per tenere una consultazione di sciopero nel prossimo futuro se avverte il bisogno di far sfogare i lavoratori durante il procedimento di contrattazione con lo stato. Il sindacato sta attualmente perseguendo una strategia di vertenza legale. Negli stati vicini intorno all’Illinois i sindacati dei lavoratori statali sono stati schiacciati. Questo è esattamente quello che tutti i sindacati rimanenti stanno seguendo e che sperano di evitare, ma cercano di farlo senza che lavoratori arrabbiati gli complichino le cose. Non importa l’umiliazione, la burocrazia sindacale deve tenere la sua sedia al tavolo di contrattazione, a prescindere da chi siede al tavolo con loro. Il sindacato deve negoziare un contratto o perire.

Il tipo di sindacato per cui i lavoratori esprimono costantemente sostegno nei sondaggi non esiste. In particolare, non corrisponde al vero la percezione del sindacato come un’associazione di lavoratori che si uniscono per condurre la quotidiana guerra di “guerriglia” contro la classe capitalista o come un’associazione che al minimo tenta di combattere per gli interessi dei lavoratori in qualche modo. La realtà di un sindacato che non è nient’altro che un’organizzazione di una fazione della borghesia connessa a una cricca governante o ad un’altra è difficile da comprendere per quelli che non l’hanno vista. Guadagnano quel poco di credibilità che hanno agli occhi dei lavoratori per il fatto stesso che lo stato li attacca. Lo Stato attacca perché la crisi costringe i capitalisti ad assicurarsi che ci siano poche sedie al tavolo. Durante tempi di maggiore prosperità, quando i lavoratori sono propensi a chiedere di più, i capitalisti potrebbero usare un sindacato per mitigare la durezza dello sfruttamento dei lavoratori con il suo aiuto durante la fase di prosperità nell’ultimo periodo d’accumulazione. Con la fase discendente del ciclo la classe capitalista deve recuperare dai lavoratori quanto più possibile e dissanguarli. Tentativi di resuscitare o ricreare queste istituzioni sono poco sensati quando i lavoratori devono aggirare queste istituzioni e superarne gli inerenti limiti sezionali e nazionali. Tutte le nostre esperienze passate ci dicono che le essenziali forme organizzative proletarie sono assemblee dei lavoratori con delegati provvisti di mandato e revocabili, che prendono decisioni e combattono le nostre lotte apertamente sul nostro stesso terreno.5

AM

(1) Contrariamente al titolo non c’era nulla di nuovo, solo le solite affermazioni dei capi dello spionaggio nel Senato. Posner, S. Le udienze di oggi sulla Russia hanno effettivamente rivelato qualcosa di nuovo e d’importante. Washington Post, 30 marzo 2016, washingtonpost.com .

(2) Per un approfondimento su questo visita leftcom.org .

(3) Maniam, S. La maggior parte degli americani vede di buon occhio i sindacati e le multinazionali.

(4) Mayer, G. Le tendenze di adesione sindacale negli Stati Uniti. Washington,DC: servizio di ricerca congressionale. 2004.

(5) Per un quadro più completo della nostra posizione vedi leftcom.org .

Domenica, June 11, 2017