Social card - Impoveriti e beffati

La tanto conclamata Social Card, ovvero l'operazione Beneficenza di Stato, fu presentata - a parte il suo contenuto di vera e propria "pelosa carità" - come il toccasana per le misere condizioni di vita dei pensionati che cercano di sopravvivere con un reddito Isee (Indicatore situazione economica equivalente) inferiore a 6000 euro (8000 oltre i 70 anni) e che non vivono con un figlio; lo stesso per le famiglie con un reddito inferiore a 6000 euro annuali e un figlio a meno di tre anni. Sempre, s'intende, se ancora con un filo di vita al momento delle verifiche!

Il bonus consiste in 40 (quaranta) euro mensili e virtuali, da spendersi cioè con un risparmio del 5% in negozi alimentari e sulle bollette di luce e gas. Si ottiene il "magico" buono di... sopravvivenza procedendo alla consegna presso le Poste dell'apposito modulo Isee, con successiva verifica Inps che darà poi l'ok alle Poste per "caricare" la carta. Dopo ore di coda e giorni di attesa, i 560 mila "fortunati" che hanno ricevuto la "carta acquisti" si sono dati alla caccia al negozio che aderisce all'iniziativa del caritatevole Tremonti, memore della tessera annonaria rilasciata dal fascismo. Bisogna però trovare un esercizio commerciale con uso di Mastercard (su 200.000 negozi - di cui la metà è dotata di bancomatt - solo 2000 hanno aderito all'iniziativa). Inoltre, sono esclusi i mercati rionali, proprio quelli che già praticano i prezzi più bassi.

In conclusione, il Governo aveva stimato in 1,3 milioni il numero dei beneficiari mentre al momento sono state distribuite solo 560mila carte. Gli altri, quando il 5% delle famiglie fa addirittura fatica a... mangiare fino alla fine del mese, potranno continuare le loro spese nelle vie cittadine affollate dalla più "sana, ottimista e spendacciona" borghesia, dove le vendite di alimentari di alta qualità e di articoli di lusso continuano a tirare, fra la gioia di Berlusconi e del suo "comitato d'affari" in carica. Non è forse vero che metà della "ricchezza" complessiva (circa 8.512 miliardi di euro) dell'Azienda Italia è nelle mani del solo 10% della popolazione?

Si aggiunga infine che le domande andavano presentate entro il 31 dicembre 2008: tutti gli altri "ritardatari" (sembra siano circa 200mila) aspettano accendendo ceri al padreterno. Una metà di questi sarebbe oltretutto esclusa per motivi anagrafici, poiché la legge presuppone che a meno di 65 anni di età - e con meno di 6mila euro all'anno - non si è più poveri ma "ricchi"; lo stesso per quelle famiglie che sia pure con il medesimo reddito da fame, hanno però figli in età superiore ai tre anni! Contenti, che il cielo vi aiuta!

dc

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.