IL PREZZO DI PRODUZIONE IN MARX

Il processo di livellamento dei prezzi delle merci che si configura nella categoria del prezzo di produzione delle merci ha sempre rappresentato per me,dopo la scoperta del meccanismo del plusvalore, uno degli aspetti più sensazionali dell' intero pensiero marxista. Qui,difatti,si estrinseca il mistero della logica dialettica che spiega il passaggio dal movimento del capitale nella sua essenza a quello del concetto. Cioè: dalla totalità come movimento del Capitale considerato come una massa unica, un'astrazione determinata unicamente dalla sostanza di valore contenuta nelle merci prodotte (in un anno,per convenzione), alla totalità che si differenzia per le masse di capitale investite nei diversi rami della produzione e che ,secondo l'economia volgare,darebbe luogo alle differenze tra i diversi saggi di profitto nei diversi rami della produzione e anche alla formazione del plusvalore che viene equiparato al profitto le cui origini risiederebbero,anzichè nello sfruttamento del lavoro vivo,salariato,nel fatto che le masse di capitale siano investiti nei diversi rami della produzione.L'arcano viene risolto mediante l'introduzione e la scoperta della categoria di prezzo di produzione,la nuova e più sviluppata figura di forma del valore (presente nel I e II libro del Capitale).Nella figura di "prezzo di produzione" non solo è presente la sostanza di valore,ma anche la forma del valore rappresentata dagli investimenti di capitale nei diversi rami della produzione. E il prezzo di produzione scaturisce dal processo di livellamento dei saggi di profitto conseguiti nei vari rami produttivi mediante l'aggiunta al prezzo di costo (c+v) del saggio di profitto medio o saggio generale di profitti: p' (appunto il saggio medio di profitto).Fare attenzione al fatto che i prezzi di monopolio, nei rami in cui sono presenti gli enti monopolistici,non partecipano al processo di livellamento che ripartisce il plusvalore sociale pro-rata alla grandezza delle masse di capitale investite nei diversi rami,parimenti a ciò che accade per la rendita fondiaria assoluta o per i tassi d'interesse usurai nel campo finanziario.Solo mediante il prezzo di produzione si ha allora che il prezzo delle merci corrisponde ai loro valori,e si ottiene così il controllo sulla ripartizione della massa di plusvalore tra le masse di capitale investite.Masse di capitale e masse di profitto corrispondono:il valore si realizza nei prezzi delle merci.La totalità,il concetto soggettivo dotato di essenza a partire dalla realtà fenomenica,apparente, si carica anche delle forme e dei modi che essa assume nel processo di ripartizione del valore, e attraverso il concreto modo di esistere del mondo, s'impadronisce di quest'ultimo come concetto oggettivo,ricucendo le parti divise nuovamente ad unità arricchita di determinazioni concrete ,di ecceità, fino a raggiungere l'universalità del movimento storico-sociale e la capacità di dirigerne consapevolmente il processo,realizzando una prassi storica cosciente che diventa collettività comunista in cui gli individui acquistano dimensione universale e soggettività trasparente di relazioni ed azioni verso una superiore civiltà umana! Saluti,duccio!

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