Come vi ponete di fronte allo "scontro" in campo commerciale fra grandi catene come Esselunga , Coop e altre e piccoli negozi?

Da tempo ho questo quesito, da porvi, come vi ponete e come analizzate in chiave anticapitalista il dualismo grandi catene commerciali-piccle attività che si è andato delineando negli ultimi decenni in maniera sempre maggiore?

Grazie a chi vorrà rispondere.

Saluti proletari.

Forum: 

di certo nn facciamo il tifo x nessuno dei 2 :)

sono situazioni differenti e conflittuali se e finchè nn trovano un equilibrio per "spartirsi" gli affari... in tempi di vacche magre poi si sa la crisi fa incattivire i contendenti ( anche se nn abbastanza i proletari x ora, purtroppo !).

marx poi c'ha insegnato con la legge sulla concentrazione che il pesce grande mangia quello più piccolo...

io nn vedo oggi una situazione "progessista" ed una "conservatrice" tra piccolo e grande né tantomeno tra Slunga e Coop

x rimanere su un piano immediato: nei supermercati trionfo dell' alienazione ci sono dipendenti ( proletari) che in certe condizioni possono lottare uniti contro il padrone con tutto quello che ciò significa - nei piccoli negozi questo è impensabile. il negozio di quartiere un tempo poteva avere una funzione di collante sociale...il "bottegaio" poteva solidarizzare con gli operai in lotta consapevole che se loro perdevano ne avrebbero risentito anche i suoi affari...

ciao

In Italia la grande distribuzione è arrivata in ritardo perchè si è protetta la piccola borghesia commerciale base di tutte le forze politiche parlamentari. Oggi Conad è preda dei francesi, i tardo venuti non sono in grado di competere con i più maturi colossi d'oltralpe. La Coop viene propagandata come ditta particolarmente vicina ai lavoratori, ai consumatori, intenta a propagandare "giuste" posizioni politiche, ossia la variante attuale rivista e castrata del vecchio terzomondismo anni settanta, in realtà è un impresa capitalista come un'altra, dedita al profitto, il resto è propaganda Il PCI \ PD che l'ha creata basa il suo potere anche su essa e lìha resa esente da tasse. E' il taciuto conflitto d'interessi della sinistra! Con questa ideologia si tiene legata la clientela e la si motiva contro i concorrenti tipo Esselunga. in generale la grande distribuzione crea nuovo proletariato e abbassa i prezzi alla vendita

Vasco presta il suo spazio a DORA: da toscana e da cliente sono particolarmente felice che Esselunga abbia aperto punti vendita nella mia regione togliendo una fetta di mercato alla Coop. La Coop gestisce le istituzioni a suo vantaggio, nega permessi ed addirittura devia strade per impedire l'accesso ai punti vendita rivali. Esselunga offre prezzi più bassi e merci migliori qualitativamente. E' la risposta migliore alla crisi economica attuale.

Faccio presente che Dora è un ospite e non ricalca necessariamente tutte le mie opinioni

giusta precisazione...

:))