Finanziaria 2007

Governo di sinistra: la musica non cambia - Volantino per la manifestazione del 17 novembre 2006 contro la finanziaria

Attaccati da destra e da “sinistra”

Cosa poteva darci chi già ci impose la riforma delle pensioni (Dini), del mercato del lavoro (Treu) e l’avvio delle privatizzazioni dei servizi pubblici? Destra e "sinistra" litigano quando si contendono il potere, poi, conquistate le poltrone, presentano sempre, allo stesso modo, il conto ai lavoratori. Da una finanziaria all'altra, ciò che a loro importa è recuperare quattrini dalle tasche proletarie e se qualche colpetto oggi va anche alla piccola borghesia è perché ormai si sta raschiando il fondo del barile. "Risanare e sviluppare" significa solo sostenere il grande capitale.

Intanto proseguono le missioni militari in Afghanistan e in Iraq e ci si avventura in Libano alla ricerca di nuovi territori di caccia per il capitale italiano. Per questo i soldi ci sono sempre! Dunque, destra e “sinistra”, espressioni entrambe della classe borghese, si alternano nel compito di conservare il capitalismo, di tentare di superare la sua crisi e di mantenere il presente ordine sociale fondato sullo sfruttamento del proletariato.

Il vicolo cieco del riformismo

Radical-riformisti e sindacati, anche quelli cosiddetti di base, invocano dall’attuale governo "risposte positive" ai problemi dei lavoratori, (precari e non), dei pensionati e dei disoccupati, agitando l'eterna illusione della "redistribuzione" dei redditi. Così facendo, seminano solo illusioni e non mettono mai in discussione il sistema capitalistico. Come si può pensare ad una redistribuzione del reddito lasciando inalterata la proprietà capitalistica? È proprio questa redistribuzione che il capitalismo non può fare, impegnato com’è ad accentrare ancora più ricchezza per tentare di far fronte alla sempre più aggressiva concorrenza del capitale internazionale! In quanto alla democrazia sui luoghi di lavoro invocata dai sindacati “di base”, si tratta di un’altra illusione che i fatti della politica hanno già svelato: questo sistema è fondato solo sulla dittatura della borghesia e dei suoi sostenitori. Altro che democrazia!

No, non vi sono soluzioni indolori alla crisi del modo di produzione e distribuzione capitalistico, vera causa delle nostre miserie e sofferenze. La crisi economica del capitalismo è a uno stadio avanzato e sta producendo su vasta scala impoverimento, conflitti, brutalità e guerre. Ricordiamoci che le grandi crisi economiche del passato sono sempre culminate nelle guerre mondiali!

Autorganizzare le lotte!

Come rispondere a tutto questo? Solo con l’autorganizzazione delle lotte e con la vasta mobilitazione dei lavoratori fatta di lotte che colpiscano realmente gli interessi borghesi! Dunque, operino i lavoratori più sensibili e le avanguardie per chiamare alla lotta i propri compagni! Indire assemblee, eleggere comitati di lotta contro la finanziaria, decidere insieme le iniziative di lotta più incisive e invitare i lavoratori degli altri settori a fare altrettanto. Solo a quel punto, quando in campo ci sarà un'estesa e intransigente lotta proletaria, sarà possibile la difesa del salario e delle attuali condizioni di vita! Senza mai dimenticare che qualsiasi lotta proletaria deve avere ben chiaro il fine ultimo: abolire lo sfruttamento dell’uomo, costruire una società priva di disuguaglianze e di ogni forma di violenza e affermare la collaborazione e la solidarietà internazionali dei lavoratori!

A questo programma chiamiamo le avanguardie e i giovani proletari. Per questo programma invitiamo chiunque a lottare! Proletari di tutto il mondo unitevi contro la borghesia!

PCInt