Serial killer!

L'ennesima tragedia con 3 operai morti, altri feriti - anche gravemente - per un'esplosione in un'acciaieria a Torino ed ecco il solito scontatissimo e stucchevole bla, bla, bla del presidente della repubblica, del papa, dei sindacati, degli opinionisti, dell'azienda ecc. ecc.

Stavolta c'è più visibilità delle solite quattro righe in cronaca, forse perché avviene in un grande stabilimento. “È inaccettabile, non deve accadere, etc.” dicono lorsignori e via di retorica e frasi fatte. I soliti ipocriti discorsi sulle misure di sicurezza che erano carenti perché bisognava risparmiare, lo straordinario per integrare i magri salari, una disattenzione umana, il caso ecc. ecc.

Come sempre. Come l'ultimo infortunio mortale. Come il prossimo.

Gli unici che non parlano sono i lavoratori, i colleghi; gli unici che ne avrebbero il diritto. E che ne sanno immensamente di più di tutti loro.

Fateci caso, dove i salari sono più alti gli infortuni e le morti sono proporzionalmente più basse...

Compagni, noi moriamo in 1400 ogni anno semplicemente perché siamo una merce che costa davvero poco sul mercato e come tale non importa molto al suo acquirente - il padrone - se si rompe o viene a mancare. Ma questo quasi nessuno ce lo dice.

Triste realtà, vero?? Di sicuro.

Però è anche la realtà della stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti nel mondo, alcuni miliardi di persone, più o meno. Quindi, se vogliamo realmente porre davvero un argine a questo stato di cose va recuperato l'istinto e l'orgoglio di essere e sentirsi parte di una classe operaia internazionale.

Nel numero consiste la nostra forza, non nel padrino politico-sindacale cui deleghiamo la tutela dei nostri interessi (con risultati palesemente scarsi tra l'altro). Solo facendo argine collettivamente contro gli interessi del sig. Padrone gli possiamo imporre misure di sicurezza reali e salari più dignitosi, e solo con scioperi senza preavviso - specialmente quando c'è più bisogno di produzione - rallentamenti del ciclo produttivo, picchettaggi ecc. In breve, esattamente l'opposto di quanto fanno i sindacati, siano essi confederali - apertamente collusi col padrone - o quelli sedicenti di base, che agitano - non importa se in buonafede o meno - l'arma spuntata del sindacalismo rispettoso delle normative anti-sciopero.

Questo è l'unico linguaggio che i padroni capiscono: costi maggiori per le loro merci.

Tutto ciò è solo il primo, necessario passo da fare, senza però mai dimenticare che solo il superamento del sistema capitalistico ci può mettere al riparo da quel serial killer che è il capitale!

Così stanno le cose. E fintanto che non ne prendiamo coscienza per noi ci rimangono solo abbrutimento, rassegnazione e fatalismo.

Vogliamo la lotta non i lutti!!