Fatti, ma meglio dire misfatti, del sindacalismo di base

Che il muoversi del sindacalismo di base sia destinato a sbattere contro le pareti del sistema che lo ingloba è nella logica delle cose. Che il suo obiettivo sia quello di avere un riconoscimento “istituzionale” per meglio svolgere il suo ruolo di sindacato è altrettanto logico. Che per raggiungere questi scopi sia disposto a compromessi sempre più pesanti con le forze politiche ed istituzionali borghesi fa parte del percorso che tutti i sindacati hanno fatto e che faranno, nonostante la loro etichetta di “radicali”. Che il loro agitarsi, a volte vincente, in ambiti rivendicazionisti “minori”, non ponga il problema di una lotta economica che cresca in lotta politica contro il sistema è nell'ovvietà della loro natura.

Ma che il Cobas di Bernocchi consenta ad esponenti fascisti di salire sul palco ad una loro manifestazione è cosa assolutamente al di fuori da ogni limite di comprensione umana. É solo da denuncia politica, e la più dura possibile. Cosa dicono i dirigenti dei vari Cobas ai loro lavoratori immigrati quando concedono il microfono ai fascisti che, in altre manifestazioni, gridano morte al “negro di merda”? O cosa dicono (Si Cobas) ai loro iscritti quando si congratulano con la Prefettura di Piacenza per aver concesso loro un corteo di protesta, anche se non era quello preventivato? Di merda sono loro, il loro opportunismo, il loro essere dottor Jekyll e mister Hyde di un sindacalismo che è fatto per “chiese chiuse” e non per i lavoratori che dicono di difendere. Il loro agire opportunistico non solo chiude le lotte operaie nel corporativismo sindacale più becero, dividendo lavoratori da lavoratori, sul terreno della rivendicazione o degli scioperi che organizzano, ma non spendono una parola per una visione politica alternativa a questo sistema economico e sociale che è, sempre e comunque, alla base del loro sfruttamento.

In una fase come questa – dominata dalla devastante crisi economica da Covid (che a sua volta si innesta su una lunga crisi di ciclo) – quando ci sarebbe da denunciare alle masse lavoratrici la vera natura di un sistema economico che baserà la sua eventuale “uscita” dalla crisi sull'intensificazione dello sfruttamento della classe lavoratrice, l'unico atto “politico” che è passato nel cervello dei dirigenti Cobas è stato quello di concedere democraticamente la parola alla fazione borghese più reazionaria dello schieramento parlamentare italiano, o, danno minore, di elogiare il corpo di polizia che, solo pochi giorni dopo, ha sgomberato la piazza a suon di manganellate e messo sotto processo una decina di lavoratori. VERGOGNA!!!!!!!!

Fabio
Lunedì, March 29, 2021