Sì, siamo per lo sciopero generale, senza preavviso, ad oltranza e senza limite di tempo!

Per il 26 maggio è stato indetto, con molti mesi di preavviso - nemmeno se fosse una lettera di dimissioni dal proprio posto di lavoro - uno sciopero generale dell'Usb, una delle tante sigle dell'arcipelago del sindacalismo di base che, appunto, smarcandosi o, per meglio dire, attivandosi in anticipo rispetto alle altre sigle, ha l'obiettivo di porsi come punta di “diamante “ del sindacalismo cosiddetto “combattivo” .

Sembra che l'Usb non abbia voluto e/o potuto trovare un accordo su una data univoca di sciopero con le altre sigle del sindacalismo di base.

Anche questa volta tal cosa non ci stupisce e, anzi, conferma la vera natura di queste organizzazioni che sono più intente ed attente ad avere visibilità/autoreferenzialità per poter acquisire qualche tessera in più, magari sottraendola ad altre sigle, coltivando pedissequamente i propri interessi di “parrocchia”, con qualche ulteriore caf di zona etc., marcando il proprio territorio, per tenere legati i propri tesserati, per mostrarsi formalmente più combattive delle sigle concorrenti e per fornire un contenitore “di lotta” ai propri progetti di riformismo radicale.

La pratica, che indebolisce la classe lavoratrice, è quella di dare agli scioperi un carattere semplicemente rituale. Questo sciopero, come tanti altri, è stato dichiarato, infatti, mesi prima e con scadenza prefissata .

Per non parlare della cosiddetta lista rivendicativa, sulla quale l'Usb ha indetto lo sciopero (aumenti legati all'inflazione, prezzi e tariffe calmierati ed etc..), che nei fatti questa società, basata sullo sfruttamento, non vuole e non può concedere, perchè fallita.

Purtroppo chi ci rimette sono quelle pochi e/o tanti lavoratrici e lavoratori salariati che, infatuati

da un sindacato cosiddetto “combattivo, cadono nella falsa illusione di poter migliorare le proprie condizioni di lavoro e di vita tramite, appunto, il sindacalismo di base che, nei fatti, applica la pratica “di bottega”, sopra descritta, generando confusione e divisione tra i lavoratori, aggiungendo ulteriori ostacoli allo sviluppo della lotta di classe proletaria ed a un suo accrescimento in senso politico rivoluzionario.

Ciò non significa affatto che la classe non debba lottare per i bisogni immediati, al contrario, la lotta deve scavalcare i riti del sindacalismo, solo il protagonismo, ossia l'iniziativa in prima persona, in Assemblee/Comitati di Lavoratori auto-organizzati, di noi lavoratori, può ridarci la dignità, vale a dire rifiutarci di essere semplici oggetto dello sfruttamento padronale, maturare la coscienza di appartenere a una classe dagli interessi – immediati e storici – opposti a quella dei padroni, della borghesia, cioè di chi ci sfrutta e ci opprime!

Sì, siamo per lo sciopero generale, senza preavviso, ad oltranza e senza limite di tempo!

Forse passeremo per ' bacchettoni' o settari ma, in realtà, noi non guardiamo ai fenomeni che riguardano la classe con distacco e non abbiamo mai promosso il boicottaggio di questo e quello sciopero.

Noi sosteniamo le lotte proletarie, ed interveniamo politicamente in esse, cercando di far maturare coscienza rivoluzionaria, e, non da ultimo, rilanciamo l'esigenza che il programma della conquista rivoluzionaria del comunismo torni a circolare nella classe, che si rafforzi il lavoro di costruzione del partito, unico strumento per rottamare questo sistema sociale - il capitalismo - che produce solo povertà, guerre, catastrofi ecologiche, pur di prolungare la sua esistenza fondata sul nostro sfruttamento.

Mercoledì, May 10, 2023