Dopo lo scoppio della bolla immobiliare, il fondo Dubai World - cuore finanziario dell'emirato - zavorrata da 59 miliardi di dollari di passività (il 70% dell'intero debito statale) ha chiesto ai creditori una moratoria di sei mesi sul debito e sta cercando di rinegoziare le sue posizioni. Rischiano gravi perdite non solo i principali istituti bancari regionali, ma anche i colossi internazionali del credito: il Financial Times elenca Hsbc (esposizione per 17 miliardi di dollari), Standard Chartered (7,8), Barclays (3,6), Royal Banck of Scotland, Citi, Bnp Paribas, Lloyds.

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