I medici dell’ISDE hanno commissionato esami di laboratorio per verificare la presenza dei più comuni inquinanti, diossine e policlorobifenili. Su sette campioni esaminati, ben cinque eccedevano i limiti previsti dalla legge. Due di questi erano campioni di latte materno, di donne residenti rispettivamente a 500 metri e 1,9 chilometri dall’inceneritore. Gli altri campioni, suddivisi in base alla distanza di provenienza dall’inceneritore di Forlì, provenivano da polli e uova di galline allevati all’aperto.

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