Centinaia di denunce e arresti in Cina per gli scontri nel Guizhou

Cento persone sono state arrestate oggi dalla polizia cinese per gli scontri avvenuti il 1 luglio nella provincia del Guizhou. Altre 500 persone sono accusate di aver fomentato le proteste.

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Gli scontri sono avvenuti in seguito alla morte di una teenager, che pare sia stata violentata e uccisa dal figlio del vice capo del partito. Dopo il pestaggio e la morte di un insegnante, zio della ragazza, centinaia di studenti hanno cominciato a manifestare, e dopo i primi scontri, oltre 10mila persone sono scese in piazza. Le immagini dei palazzi del governo locale assaltati, la caserma della polizia con i vetri rotti e il fumo che usciva dalle finestre, decine di automobili e mezzi della polizia dati alle fiamme hanno fatto velocemente il giro del paese attraverso diversi siti internet. Negli scontri, pare ci sia stato un morto, 150 feriti e circa 200 arresti.

lastampa.it