Istituto Onorato Damen

La Fraction de la Gauche Communiste International (Fgci) e quella certa agitazione che disorienta i militanti della Tci….
SCRITTO DA GIORGIO PAOLUCCI
GIOVEDÌ 28 MARZO 2013 09:43

Avete già commentato questo articolo di Paolucci dello I.O.D.? Se si, potete dirmi, per piacere , dove?

Forum: 

no, di solito evitiamo di commentare le fantasiose invettive dell'istituto.

ma se proprio cerchi qualcosa in proposito se cerchi l'istituto con il motore di ricerca di questo sito ti escono i 4 articoli che abbiamo dedicato al tema.

Ciao Ettore, eccoti gli articoli:

leftcom.org

leftcom.org

leftcom.org

Sono stati scritti per difendere l'organizzazione da una attività, purtroppo, diffamatoria. poi capirai che non abbiamo voglia, e tempo, di stare dietro a tutti coloro che cercano di criticarci adoperando metodi poco puliti...

Poi c'è anche questo scritto recentemente, un po' più incazzato ;-)

leftcom.org

Per l'articolo che segnalavi, se hai curiosità partcolari... chiedi pure. Sul forum o in privato.

Già letti . Mi mancava la replica all'articolo di Paolucci che ho indicato. Personalmente il passo che più mi colpisce è quello dell'accusa chiara di aver trasformato la concezione del partito B.C. da : ".... concezione leninista del partito - coerentemente ripensata tenendo conto dei rapporti interiperialistici del momento ( bipolarismo Usa/Urss), nonché della trasformazione del sindacato da organismo della lotta economica e cinghia di trasmissione fra il partito e la classe, a strumento della conservazione borghese - nel corso del tempo se ne è di fatto affermata un’altra di marca nettamente movimentista e sconfinante, per certi aspetti, nel più becero parasindacalismo, così che oggi tutto il suo agire si risolve nell’inseguire ogni sorta di “Comitati di lotta e assemblee territoriali”, movimenti del “ tipo No Tav / No Dal Molin” o nell’inventarseli di sana pianta come la sedicente Assemblea proletaria di Bologna, i cosiddetti Amici di Spartaco e il neonato Gruppo bolognese anticapitalista - Iskra. E perfino, a proposito di aspetti particolari dell’ideologia borghese, di una bottega di frutta e verdura spacciata per un Gruppo di acquisto proletario." . E', a mio avviso , più della semplice invettiva. E' una accusa di trasformismo politico. Capisco che nelle divisioni si tenda a personalizzare ( e a banalizzare ) le idee de " l'altro", ma qui si parla di concezioni che hanno convissuto in B.C. sino a non molto temfo fa. Non credo , né chiedo , una ipotetica "ricomposizione" che mi pare sia fuori da ogni logica , ma una ( normale) dialettica su differenti posizioni senza preconcetti. Che , poi , ciascun soggetto resti nella propria , precedente , posizione .... ci stà . Servirebbe , però , a svelenire un ambito di " normale " confronto .

Intando un paio di precisazioni, magari anticipo qualche tua curiosità.

1) La Sinistra Comunista italiana è "solo" un importante rifermiento storico-politico, non una organizzazione (!), non esiste come strutturata reltà organizzata almeno dal '52 (scissione internazionalista). Il bilancio politico sulla Sinistra Comunista è stato fatto dal PCint anni fa, attraverso e dopo le Conferenze internazionali, un esempio:

"Riteniamo dunque definitivamente chiuso il periodo in cui era ancor lecito pensare che il Partito potesse nascere da quel "campo politico proletario". _Come per ogni categoria, il suo ambito di validità è limitato alle circostanze storiche all'interno delle quali e in riferimento alle quali essa viene definita. Mutate le circostanze, può mutare anche radicalmente la sua potenzialità._

Nel nostro caso, l'insieme che definivamo "campo politico proletario" ha fatto fallimento.

Quel che è successo da vent'anni a questa parte, avrebbe dovuto condurre a un processo di convergenza delle pretese avanguardie rivoluzionarie, se solo esse si fossero mostrate all'altezza dei compiti. A filo di critica dell'economia politica e di materialismo storico (marxismo), i massivi fenomeni di crisi del ciclo di accumulazione e il corrispondente violento attacco del capitale al proletariato, avrebbero necessariamente fatto ritrovare quelle avanguardie sul medesimo terreno, di analisi di risposta critica e di prospettiva programmatica. Le avrebbero avvicinate.

Il fenomeno occorso è invece l'opposto: le componenti del fu "unitario" campo politico proletario si trovano oggi sostanzialmente su pianeti diversi.

Non c'è che da prenderne atto, perché questa è la condizione per poter guardare e andare avanti."

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2) La TCI non crede di essere il Partito internazionale del Proletariato ma lavora per la formazione di quel Partito, lo sanno anche i bambini... Sempre citando, per esempio, il nostro l'articolo di prima.

"Il Bipr non è il partito. Lavora per preparare le condizioni metodologiche, politiche, e organizzative del partito internazionale, ma non è il partito. Volendo forzare un paragone, potremmo dire che il Bipr non si identifica col Partito così come l'insieme di farina acqua e impastatrice non si identifica con le tagliatelle: sono tutti necessari per fare le tagliatelle, ma non sono ancora tali.

In questo senso non è neppure - almeno non necessariamente - il nucleo originario del Partito. Nulla esclude che lo possa essere, ma restiamo aperti a qualunque svolta che la storia dell'avanguardia rivoluzionaria a livello internazionale possa presentare. Quello che affermiamo con sicurezza è che le posizioni strategiche e tattiche e il patrimonio di analisi ed elaborazione dell'attuale Bipr sono quanto di più avanzato ed organico raggiunto dall'avanguardia marxista oggi."

3) Non crediamo nel potere della spontaneità, anzi cerchiamo di evidenziare tutti i limiti della spontaneità... e questa cosa appare chiaramente a chi ci segue con un minimo di continuità. Un esempio.

"La constatazione che le forme autonome di organizzazione delle lotte nascono anche senza la presenza dei comunisti non significa affatto che i rivoluzionari devono astenersi dall'intervenirvi attivamente - quindi anche in termini pratici/organizzativi - significa invece che bisognerà partecipare tenendo sempre in conto che l'obiettivo primaria dei comunisti non è tanto o solo la “buona riuscita” della lotta immediata, quanto il radicamento della coscienza e dell'organizzazione rivoluzionaria della classe. Bisognerà agire nella lotta (sostenendola ovviamente…) con l'obiettivo di stimolare politicamente i proletari presenti agitando gli obiettivi del socialismo. _Non c'è per noi un lavoro di agitazione, organizzazione, intervento nella lotta economica/rivendicativa distaccato dal lavoro politico. Non interveniamo mai con il solo obiettivo di far nascere le lotte o di sostenerle, ma cerchiamo di essere parte attiva nelle lotte con l'obiettivo di poter svolgere allo steso tempo (mai in un secondo momento) lavoro politico._

Dal punto di vista pratico questo significa che noi - come soggettività politica organizzata - ci dotiamo dei suoi strumenti politici per l'intervento, mentre partecipiamo (contribuiamo, sosteniamo, promuoviamo) a eventuali organismi di lotta della classe, non rinunciamo in nessun caso alla nostra indipendenza organizzativa e alla nostra chiarezza politica."

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4)Poi ci sono le invenzioni vere e proprie, le etichette a fatti che loro manco conoscono. Per esempio l'attribuirci la nascita del Gruppo anticapitalista Iskra di Bologna, che non è un nostro gruppo bensì un raggruppamento di studeneti critici verso lo studentismo che hanno portato avanti (e stanno proseguendo) un lavoro teorico con noi, in particolare sulla critica dell'economia politica e sulla crisi. Questi compagni ci avevano chiesto di tenere un dibattito pressò l'università circa l'analisi marxista della crisi, con la relazione di Fabio Damen.

Scusami Ettore...praticamente abbiamo scritto insieme i messaggi e il mio si è accodato al tuo.

Stando all'esterno è comprensibile la tua richiesta (il "normale" confronto) ma ti assicuro che il normale "confronto" non è stato e non sarà possibile, visto che l'Istituto è nato proprio puntando a screditare BC. Se leggi il tutto lo capirai tu stesso.

In generale, ci si può "normalmente" confrontare sulle rispettive posizioni mentre capirai che è impossibile il confronto quanto l'interlocutore anzichè criticare le tue reali posizioni basa la prorpia critica su fantasiose e speculative ricostruzioni.

Conosco a sufficienza le posizioni di B.C. sulla questione "partito" che ricordo si definisce , comunque , Partito Comunista Internazionalista . Trovo comunque contraddittorio questo con : " 2) La TCI non crede di essere il Partito internazionale del Proletariato ma lavora per la formazione di quel Partito...." sembra quasi una contraddizione in termini. Penso che un partito politico è o non è . Ma questa è una mia specifica opinione , quindi opinabile. Mi interessa di più il punto: 4)" Poi ci sono le invenzioni vere e proprie, le etichette a fatti che loro manco conoscono. Per esempio l'attribuirci la nascita del Gruppo anticapitalista Iskra di Bologna, che non è un nostro gruppo bensì un raggruppamento di studeneti critici verso lo studentismo che hanno portato avanti (e stanno proseguendo) un lavoro teorico con noi, in particolare sulla critica dell'economia politica e sulla crisi. Questi compagni ci avevano chiesto di tenere un dibattito pressò l'università circa l'analisi marxista della crisi, con la relazione di Fabio Damen." Se si parla in buona fede questo sarebbe , fondamentalmente , una semplice carenza informativa. Nulla che non si possa chiarire con un normalissimo confronto. Così non è , quindi logica afferma che i motivi di questa diaspora sono da ricercare nella differente concezione politica della questione . Per risolvere una questione politica , quanto meno per affrontarla , è necessario il riconoscimento politico della questione stessa. Diversamente si entra in un "cul de sac" che impedisce il confronto di posizioni e si limita all'epiteto . Non so quanto sia possibile l'abbandono delle facezie ma , a mio singolarissimo parere , male non potrebbe portare.

Anche in questo caso ci siamo contrapposti nell'intervento. Intendevo dire, prendendo spunto dal tuo ultimo messaggio che il riconoscimento di una questione politica non presuppone un dialogo . Può avvenire anche unilateralmente , lasciando ad altri la mera polemica ed i sofismi . Dando, comunque , risposte politiche a ciò che si considera una questione politica senza inseguire l'avversario nel campo delle sterili polemiche.

tieni conto che prima della scissione ci sono stati 2 anni di discussione una pacificazione non ci sarebbe stata la scissione

volevo dire se fosse sta possibile una pacificazione, mi sono saltate della parole

@ raes. Come già detto prima non credo ad una pacificazione . Ma credo sia . comunque , possibile un confronto politico che esuli dai personalismi e dagli epiteti , Questo non porterebbe ad una pacificazione ma sicuramente alla acquisizione di un metodo marxista che esula dai personalismi e che punta alla sostanza delle cose . Questo rientra nella norma delle analisi politiche in generale . Perchè non dovrebbe valere per soggetti che operano o hanno operato nello stesso campo ?

Ciao "reas" una precisazione. La "discussione" non è duratua due anni e anzi, direi, che i possibili momenti di reale discussione (Assemblea generale dei militanti e riunione del Comitato Esecutivo) sono stati disertati dai fondatori dell'Istituto, come puoi leggere dai documenti che avevo segnalato.

per 2 anni intendevo che i primi problemi sono cominciati nel 2007. p.s. quando imparerai che mi chiamo raes non reas. per ettore in effetti se riuscise a non scadere nei personalismi sarebbe un bene

Ettore, la questione con l'Istituto Onorato Damen è più semplice di come possa sembrare.

Da quando, nella primavera del 2009, la sezione catanzarese ha deciso di abbandonare il Partito e di costituire successivamente l'Istituto - disertando anche l'Assemblea Generale che avrebbe permesso di affrontare davanti a tutta la base militante le questioni sollevate - non ha mai avviato un confronto politico con noi per cercare un eventuale riavvicinamento. Anzi, ogni occasione è stata buona per screditarci e per distorcere le nostre posizioni.

Senza entrare nel merito di ogni singola questione (lo abbiamo fatto negli articoli sopra indicati), basti dire che l'Istituto afferma apertamente il falso quando sostiene che l'Assemblea proletaria e il Gruppo anticapitalista Iskra di Bologna ce li siamo "inventati di sana pianta": l'Assemblea proletaria è stata sciolta alcuni mesi fa dopo un anno e mezzo di intensa attività davanti a numerose fabbriche di Bologna e provincia, mentre il Gruppo Iskra è ancora attivo e ha nel nostro Partito un saldo punto di riferimento.

Perché allora attaccare in modo così goffo queste esperienze? Perché l'Istituto non cerca un confronto e una chiarificazione con noi, ma solo di screditarci in tutti i modi possibili.

Loro vivono di queste polemiche prive di sostanza; noi, invece, immersi come tutti in questa crisi devastante, cerchiamo di edificare il partito rivoluzionario.

Ho letto gli articoli e la rivista dello iod e tutto mi sembra tranne che si tratti di fango maleodorante.

nc scusami ma non banalizzare così la questone... Ovviamente la rivista non sarà solo "fango maleodorante" (!). Fango maleodorante è il lavoro sporco che dalla nascita l'Istituto ha fatto contro Battaglia Comunista.

@ nun ( editor ). Ricorderai il film diretto da Danny De Vito : La guerra dei Roses . Il punto centrale , quello che scatena la terribile guerra tra i due coniugi non sta tanto nella fine della storia d'amore tra i due e neanche sulla patria potestas . Il punto centrale scatenante la guerra è nel possesso rivendicato da entrambi della splendida casa cui contribuiscono in maniera differente a costruire . Non trovando , e neanche cercando a dire il vero , una soluzione pacifica comune scatenano una guerra tanto disastrosa quanto inutile che porterà all'iperbolica conclusione . Ovviamente i termini di paragone non sussistono , però la storia sta a dimostrare quanto dannosa per entrambe le parti possa essere una inutile guerra . Forse anche lanciare una moneta per aria e far decidere alla sorte avrebbe procurato meno danni per entrambi gli attori di una causa persa in partenza .

Sì, bello il film Ettore ma il paragone non regge.

Noi riteniamo che le questoni all'interno dell'organizzazione non si risolvanofacendo guerre o lanciando monetine ma facendo ricorso a strumenti di partecipazione (riunioni, Assemblea generale dei militanti, documenti scritti, ecc ecc) e centralizzazione (decisioni prese all'AGM - che ha valore di congresso - e Comitato Esecutivo tra un congresso - o AGM - el'altro). Questo non garantisce la perfezione ovviamente ma serve proprio a non procurare danni o almeno a limitarli. Se si eludono tali strumenti allora...

Dici "neanche cercando", questo non puoi saperlo, perchè non sei interno all'organizzazione. Io ti dico che non è così ma ovviamente non pretendo di convincerti. Ad ogni modo non trovo adesso molto sensato (anzi anche noioso) dibattere su questo, perchè si continua a parlare di forme (litigi, guerre, monetine...) e non di contenuti politici. A noi interessano i contenuti poitici e non i dibattiti basati su inciuci e liti... stile trasmissioni di Maria de Filippi.Se interessa dibattere sui contenuti...a disposizione.

Ho specificato che non esistono termini di paragone , il riferimento ai Roses mi è stato suggerito dalla risposta che hai dato a nc on Mon, 2013-04-22 22:24 .Nello specifico la seguente frase : "....... Fango maleodorante è il lavoro sporco che dalla nascita l'Istituto ha fatto contro Battaglia Comunista." Credo che questa esuli dai contenuti politici e si avvicini di più a contenitori tipo la Maria da te citata . Non sta a me dare lezioni a chicchessia , mi piace però ricordare che qualche volta la forma diventa sostanza . E che l'uso di " armi inproprie " verbali non contribuiscono al dibattimento sui contenuti . Questa è logicamente una mia personalissima convinzione , poi ciascuno è padrone di utilizzare il linguaggio preferito in casa propria . La sostanza dell'accusa dello IOD pare si concentri sul presunto movimentismo e parasindacalismo abbracciati da tempo da Battaglia per sopperire alle carenze di tattica e di lavoro organizzativo come si evince da questo passo estrapolato dall'articolo di Paolucci da me citato in apertura discussione : "....... Perfino nella stessa Battaglia comunista, che della Tci è il gruppo di riferimento, le idee al riguardo sono molto confuse. Mentre nella sua piattaforma politica si è sempre fatto esplicito riferimento alla concezione leninista del partito - coerentemente ripensata tenendo conto dei rapporti interiperialistici del momento ( bipolarismo Usa/Urss), nonché della trasformazione del sindacato da organismo della lotta economica e cinghia di trasmissione fra il partito e la classe, a strumento della conservazione borghese - nel corso del tempo se ne è di fatto affermata un’altra di marca nettamente movimentista e sconfinante, per certi aspetti, nel più becero parasindacalismo, così che oggi tutto il suo agire si risolve nell’inseguire ogni sorta di “Comitati di lotta e assemblee territoriali”, movimenti del “ tipo No Tav / No Dal Molin” o nell’inventarseli di sana pianta come la sedicente Assemblea proletaria di Bologna, i cosiddetti Amici di Spartaco e il neonato Gruppo bolognese anticapitalista - Iskra. E perfino, a proposito di aspetti particolari dell’ideologia borghese, di una bottega di frutta e verdura spacciata per un _Gruppo di acquisto proletario. "._Della sedicente Assemblea proletaria di Bologna è stato già detto. Resta in piedi l'accusa politica di movimentismo e parasindacalismo .

resta in piedi l'accusa, ma è solo maldicenza, pura invenzione: i nostri documenti sono chiari, basta andare a (ri)leggerli: se trovi che siano movimentisti o interclassisti, non so cosa farci. Riportare il "bavardage" (inutile chiacchiericcio) del cosiddetto IOD è inutile, si scade del mariadefilippismo, vale a dire dell'aria che riempie i palloni gonfiati. Sta a te decidere se siamo inteclassisti, movimentisti, sostenitori delle lotte di liberazione nazionale, a favore di questo o quell'altro imperialismo e dell'Orso Ioghi. Altrimenti, possiamo stare qui a rimenarcela in eterno a prendere come base di discussione seria argomenti da bar sport.

Forse è meglio se ti rivolgi solo a quelli dello IOD, che saranno ben felici di continuare a sputazzare e a pntificare su di noi e sul mondo. Per quanto mi riguarda, trovo sia inutile continuare a parlare del niente.

Di nuovo saluti,

Smirnov

resta in piedi l'accusa, ma èPermalink Submitted by Smirnov (editor) on Tue, 2013-04-23 14:41 "........Forse è meglio se ti rivolgi solo a quelli dello IOD, che saranno ben felici di continuare a sputazzare e a pntificare su di noi e sul mondo. Per quanto mi riguarda, trovo sia inutile continuare a parlare del niente.

Di nuovo saluti,Smirnov ." Come invito a togliere il disturbo non è male . Del resto come si suol dire : Cicero pro domo sua . Se questa è l'opinione "d'autres hôtes" ( a pareggiare il comunissimo e popolare bavardage) non mi pare il caso di riproporre una nuova edizione di un modesto «Dialogato coi Morti».

Ettore, ti ripeto, se vuoi parlare dei temi politici in gioco, a disposizione, se vuoi parlare dei rapporti tra il Partito Comunista internazionalista e l'Istituo oggi o su come questi rapporti si siano consumati, personalemnte lo trovo poco interessante, anzi inutile.

Peccato che citi solo l'articolo di "sfogo" (se così vogliamo chianmarlo....). Non ti piace come stile, ok, ci sono anche gli altri tre primi lunghi articoli dove trattiamo nel merito tutte le questioni politiche, non riesco a capire perchè manco li citi.

ps:

Ettore: "Non sta a me dare lezioni a chicchessia , mi piace però ricordare che qualche volta la forma diventa sostanza . E che l'uso di " armi inproprie " verbali non contribuiscono al dibattimento sui contenuti"

Ettore: "Del resto come si suol dire : Cicero pro domo sua . Se questa è l'opinione "d'autres hôtes" ( a pareggiare il comunissimo e popolare bavardage) non mi pare il caso di riproporre una nuova edizione di un modesto «Dialogato coi Morti»."

Ti smentisci ma poco importa, è solo per evidenziare che un po' tutti ricorrono ad "armi improprie"... Forma a parte, che può o meno piacere, poi ci sono dei contenuti. Di questi fino ad adesso non hai ancora parlato.

Saluti.

riguardo le fantasiose invettive che di solito evitiamo di commentare ho ben poco da dire...

ma sarebbe interessante capire se e dove tu ritieni che le critiche dello IOD possano essere condivisibili. se sai criticare qualche nostro documento o iniziativa in tal senso la cosa è interessante, altrimenti stiamo parlando di nulla.

Rispondevo qualche riga sopra :" Come invito a togliere il disturbo non è male . Del resto come si suol dire : Cicero pro domo sua . Se questa è l'opinione "d'autres hôtes" ( a pareggiare il comunissimo e popolare bavardage) non mi pare il caso di riproporre una nuova edizione di un modesto «Dialogato coi Morti». Ma alla luce dei successivi interventi mi voglio e mi debbo correggere. Al «Dialogato coi Morti» sostituisco «Dialogato TRA I Morti». Qui non manca la coscienza Cum-scire ("sapere insieme" bensì la conoscenza.

« _Fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza._ »

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno XXVI, 119-120)

Ciao e buon viaggio,

Smirnov

Ecco: scappi via quando vienei invitato a porre l'attenzione sulle questioni politiche, bene, buon viaggio anche da parte mia.Evidentemente non erano le questioni politiche che ti interessavano...

come al solito... tanta fuffa e nessuna sostanza. pazienza.

PS. l'uscita scenica, però, fa sempre il suo effetto!

Non mi meraviglio del fatto che un seguace di un non partito e tantomeno comunista quale è sempre stata Lotta Comunista si comporti a quel modo. L'unico argomento di cui si riempiono la bocca è la consistenza (per favore poi, a parte qualche notorietà a Genova sono appena sopra la soglia dell'anonimato) dei loro numeri. Dalla fondazione nella loro concezione la grigia disciplina organizzativa sopperisce alla mancanza di dottrina, teoria, principi e tattica comunisti. Ogni svolta improvvisa è giustificata nel nome dell'organizzazione di ferro. Non è un caso questo, vista la provenienza dei fondatori non potevano che ereditare i metodi stalinisti fondati sugli ukaze emanati da un Centro onnipotente legittimano a infischiarsene del cammino storico necessario verso la dittatura proletaria, strada codificata nel programma. Aldilà delle parole vuote dei kapò che stanno in alto nella piramide, nella realtà Lotta Comunista agisce in perfetto stile socialdemocratico togliattiano. Un esempio è la sua "linea" all'interno della Fiom. Le vicende Fincantieri ed Ilva stanno lì a dimostrare l'opportunismo sfacciato di quel non partito. Tutti i cavalli di battaglia del sindacalismo confederale sono agitati a gran voce: più investimenti (cioè più sfruttamento); sì alla cassa integrazione (cioè dimezzamento dello stipendio); concorrenza tra i lavoratori (cantiere di Genova messo contro i cantieri di Castellamare e di Monfalcone); richiesta di intervento del governo e non lotta autonoma dei lavoratori contro tutti i rappresentanti borghesi; spreco delle energie in scioperi fasulli contornati da sceneggiate (lavoratori che escono dalla fabbrica con mezzi aziendali, perciò con l'accordo esplicito della direzione aziendale. Tutti sanno che è reato penale portare al di fuori delle mura persino un cacciavite, figuriamoci un camion).

Lotta Comunista è la nuova stampella del capitalismo dopo che il defunto Pci ha fatto il suo tempo. I borghesi trovano sempre i propri servi sciocchi.

Ciao Achille,

molto interessanti le tue considerazioni e, per quanto mi riguarda, condivisibili.

Ma da che cosa deduci che l'Ettore è di Lotta comunista?

Ciao ancora,

Smirnov

Si deduce dal modo in cui infanga ad ogni passo la storia del Pcd'I insozzando la Sinistra Comunista. La seconda è il primo, perciò maledicendola si rinnega il primo, cioè l'unico rappresentante del proletariato. Contemporaneamente però fa credere in modo meschino che Lotta Comunista si riallacci a quella stessa Sinistra (e quindi rivendica come propria l'esperienza di Azione Comunista) perchè solo in questo modo opportunista può far passare l'idea balorda che un movimento che nulla ha a che fare col marxismo come Lotta Comunista sia l'erede della tradizione bolscevica in Italia. E' il solito stile arabesco del non dire ma lasciar intendere, un metodo adeguato ad una politica del porta-a-porta che inganna i lavoratori colpendoli uno-ad-uno avendo paura di affrontarli collettivamente. E' il linguaggio anarchico di chi il comunismo lo ha disappreso per il tramite della vulgata resistenziale e orgogliosamente rivendica quelle radici ibride e quindi piccolo borghesi.

Banalmente lo si capisce dal fatto che in brevissimo tempo ha creato tre nuovi argomenti solo per il gusto della polemica e per confondere le idee a quanti leggono; tutto questo con l'intento di difendere il proprio "campanile". Ettore è la classica figura del "rettore" socialdemocratico di questo mondo marcio che non è in grado di fare i conti con il proprio passato gappista e lo vede quindi con spirito "nostalgico".

nel suo profilo ettore si definisce leninista( in genere lo fanno quelli di lotta comunista). p.s. curioso vedere achille che risponde a ettore e ora interviene anche priamo?

Mi sono proprio divertito. Grazie.

Il finale a sorpresa di Achille è stato proprio come in un thriller, di una logica meccanica mefistofelica.

Ho letto tutto ed è stato come andare al cinema.

Mi è venuta voglia di partecipare.