Brevissime sui perché delle bombe di Bush jr su Baghdad

Va detto innanzitutto che le operazioni belliche contro l'Iraq, nelle no flay zone e oltre, non sono mai cessate. Dal 1991 ad oggi se ne sono contate più di 10 mila. Questa ha un carattere ancora più vigliacco e significativo perché:

  • Vuol ribadire la necessità del mantenimento dell'embargo per i noti motivi di esclusione degli europei dal petrolio iracheno.
  • L'attuale recessione americana rende più necessaria di prima il controllo sul petrolio e sul prezzo che non deve assolutamente diminuire rispetto all'attuale livello, eventualmente deve aumentare.
  • Bush ha come riferimento elettorale e politico il mondo della produzione di armi. In una situazione di incipiente crisi come questa i finanziamenti alla struttura militare devono avere una giustificazione interna che li faccia accettare dal Congresso.
  • È un segnale al mondo intero con il quale la nuova amministrazione intende continuare e intensificare la propria forza contro tutti, nemici e alleati.
  • Le insistenze europee e giapponesi sulla necessità di togliere l'embrgo si sono moltiplicate al punto da rendere difficile qualsiasi giustificazione americana che non si basi sulle presunte potenzialità offensive di Saddam.
  • Che questo sia il nocciolo della questione (aperto scontro tra gli Usa e il mondo intero) sull'embargo e sul petrolio è testimoniato dal fatto che, contrariamente a centinaia di episodi analoghi, in questo caso tutti, dalla Russia alla Francia, dall'Italia alla Turchia cha da sempre presta le sue basi aeree per i raids americani, hanno pesantemente criticato il bombardamento ritenendolo giustificato e false le paure di un improbabile riarmo del regime di Saddam Hussein.