Contro la repressione borghese rilanciamo la lotta di classe

I vergognosi arresti di questi ultimi giorni, che hanno riempito le patrie galere di esponenti del Movimento No Global, confermano ancora una volta la vera natura della democrazia borghese. Da un lato in parlamento vengono approvate leggi che garantiscono l'impunità a chi sistematicamente truffa (depenalizzazione del falso in bilancio), a chi ricicla denaro sporco derivante dal traffico della droga (incentivi per il rientro dei capitali dall'estero) o semplicemente per evitare un giudice poco manovrabile (legge Cirami), dall'altro lato gli apparati politici, giudiziari e polizieschi dello stato italiano, tanto democratici quando si tratta di difendere gli interessi e le ruberie della classe dominante, all'improvviso utilizzano vecchie e quasi dimenticate norme fasciste per arrestare decine di persone con l'accusa di voler sovvertire l'ordine costituito.

Ora è evidente che l'accusa non si fonda su alcun fatto reale, tanto che le registrazioni telefoniche fatte dai Ros dei carabinieri sono state precedentemente considerate semplice spazzatura dalle procure di Genova e di Napoli. Solo il magistrato Fiordaliso di Cosenza con una sorta di "Illuminazione" ha visto nel dossier dei Ros un documento utilizzabile per arrestare in piena notte decine di persone e trasferirli in carcere a centinaia di chilometri di distanza dal luogo dell'arresto. Il Movimento No Global ha sempre dichiarato la sua natura pacifista e riformista e non ha mai pensato di sovvertire l'ordine capitalistico. Per i No Global i problemi della società moderna si risolvono attenuando con apposite riforme (come per esempio la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie) le più stridenti contraddizioni del capitale.

Purtroppo il capitalismo è un'organizzazione sociale che non solo non può essere riformata ma nell'attuale fase di crisi riesce ad offrire solo miseria crescente e guerre. È sotto gli occhi di tutti il continuo peggioramento delle condizioni di vita del proletariato italiano e internazionale in genere. Cosa rappresentano le migliaia di lavoratori licenziati alla Fiat e nelle altre imprese dell'apparato industriale italiano se non uno degli effetti della crisi del capitalismo? Ed è proprio questa crisi che spinge lo stato borghese a diventare sempre di più repressivo per evitare che nessuna voce di dissenso, seppur riformista come quella dei No Global, si possa levare per contrastare il capitalismo e la sua logica del profitto.

Esprimiamo tutta la nostra solidarieta' agli arrestati, contro la falsa democrazia borghese contro il capitale per rilanciare la lotta di classe del proletariato.

Partito Comunista Internazionalista - Battaglia Comunista

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