I tranvieri mostrano la via... per la ripresa dell'iniziativa proletaria!

Le esperienze degli scioperi cosiddetti selvaggi dicono che:

  • i lavoratori possono organizzarsi fuori e se necessario contro i sindacati per l'organizzazione delle proprie lotte;
  • le organizzazioni di lotta che i lavoratori si danno possono coordinarsi a livello territoriale e poi nazionale per concentrare il massimo della forza;
  • soprattutto si può coordinare le lotte di diverse categorie fra loro.

Le recenti lotte in molte città d'italia (tranvieri, alitalia, commercio, tnt a mirafiori) hanno avuto tre grandi significati:

  1. Hanno forse iniziato a rompere quella ammorbante pace sociale, nella quale la borghesia si può sempre permettere di fare le sue guerre, con un proletariato atomizzato e silenzioso.
  2. Hanno portato alla ribalta un problema da tempo ignorato e sottaciuto da chi lo conosceva: il problema salariale ed il carovita che affligge le tasche di tutti i proletari.
  3. Perciò stesso hanno riaffermato con la forza dei fatti la verità che tutti (da Rifondazione ad AN) dicevano morta: la società continua ad essere divisa in classi, una delle quali vive sfruttando l'altra.

A Napoli il problema non è quello della permanenza o meno dei movimenti che da anni sono nelle piazze il ma come ridare voce alla lotta proletaria. In questo senso non appare centrale tanto il discorso del sud o della disoccupazione quanto i problemi della precarietà, del carovita, dello sfruttamento e del lavoro nero.

Questo in una città dove 200 o 300 euro al mese per 40 e più ore di lavoro settimanale sono la prassi per migliaia di giovani proletari.

Non ci si può contrapporre al peggioramento delle nostre condizioni sbandierando "rivendicazioni progressive" (Reddito sociale, conquista di spazi liberati, voto agli immigrati, tobin tax...), ma solo rompendo la pace sociale per la difesa dei nostri interessi immediati come i tranvieri ci insegnano:

Il capitalismo è una formazione storica, in piena crisi, che può essere superata solo con una rivoluzione proletaria.

È il problema di come collegare queste lotte e quelle future alla costruzione degli strumenti necessari alla rivoluzione e al passaggio ad una società nuova (facendo tesoro degli insegnamenti della controrivoluzione staliniana) che i comunisti si pongono.

Per la rottura della pace sociale!

Per gli organismi indipendenti di lotta dei lavoratori!

Per la ripresa dell'iniziativa proletaria nella lotta di classe!

Per la prospettiva anticapitalista del comunismo internazionale!

Su questi temi assemblea pubblica presso la Città del Sole (Palazzo Spinelli) in via dei Tribunali - giovedì 22 gennaio 2004 ore 17.30.

Partito Comunista Internazionalista - Battaglia comunista
Sezione italiana del Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario