Fiat di Pomigliano: una lotta operaia censurata

Assemblea pubblica a Bologna, sabato 21 giugno, ore 17:00

Circolo Iqbal Masih, via della barca 24/3 - mappa: maps.google.com - autobus 14

A metà aprile, in pieno clima elettorale, 316 operai della Fiat di Pomigliano d’Arco (Napoli) vengono, di fatto, esternalizzati e trasferiti nel nuovo stabilimento di Nola.

Ma i 316, insieme agli altri operai dello stabilimento non ci stanno e bloccano per 2 giorni l’entrata e l’uscita merci!

La reazione padronale e’ immediata e feroce.

Ripetute cariche della polizia per rimuovere i blocchi operai, ed elicotteri per tirare fuori le merci intrappolate dai blocchi.

I sindacati, da quelli venduti e di regime (fiom, fim, uilm, fismic) a quelli di base (slai cobas, fmlu, cub) sono compatti nel frenare lo slancio e la rabbia degli operai che chiedono il blocco ad oltranza, che rifiutano la trattativa e non ci stanno ad ingoiare l’ennesimo boccone di merda impacchettato da confetto!

Esternalizzazioni e trasferimenti sono l’anticamera dei licenziamenti.

A Pomigliano lo sanno tutti, ma i sindacati fingono di cercare un’impossibile intesa - che l’azienda fiat rifiuta a suon di manganellate - ed iniziano a litigare tra di loro e nessuno indice più scioperi!

Solo un gruppo di operai continua a lottare fino a che i trasferimenti non saranno definitivi.

Nel vergognoso silenzio di tv e giornali, occupati a fare le sirene di vincitori e vinti della campagna elettorale, gli operai di Pomigliano (inizialmente tutti e poi solo un gruppo più deciso e consapevole) hanno lottato da soli contro il gigante Fiat, che ha potuto utilizzare la polizia di stato per i suoi interessi privati.

La battaglia è stata persa ma i morsi della crisi fanno sentire le prime avvisaglie della guerra di classe.

Ancora una volta, come i tramvieri a fine 2003, come gli operai Fiat di Melfi nel 2004, come gli operatori del call center di Atesia fino al 2007, dei lavoratori hanno trovato la forza di lottare a viso aperto senza i sindacati, contro i padroni, che sono ormai solo un ingombrante freno alle lotte operaie!

Hanno lottato ma hanno perso, perchè quasi nessuno in ambito operaio ha saputo in tempo reale della loro lotta, nessun sindacato ha posto la questione a livello nazionale, non c’è stata, ancora una volta, la sperata solidarietà di classe.

Ci incontriamo con un operaio dei 316 di Pomigliano per parlare di questa lotta, l’ennesima lotta operaia censurata dai mass media e osteggiata dai sindacati e, dunque, della necessità di una rete operaia slegata dai sindacati e realmente anti-padronale. Per difendere il salario, la salute e il posto di lavoro, per combattere precarietà e divisioni tra proletari.

Battaglia Comunista