Il capitale va preso per le corna

Volantino distribuito in Georgia, USA

Le radici dei tagli

Le radici dei tagli, imposti non solo in Georgia, ma anche in Wisconsin, Regno Unito, Grecia, Italia e in tutto il mondo, sono piantate nel terreno della crisi economica attuale. La diminuzione del gettito fiscale, che i governi nazionali e locali si trovano ad affrontare, è ripianata attraverso gli attacchi alle nostre condizioni di vita.

Crisi è propria del capitalismo

Dalla Seconda Guerra Mondiale al 1970, mentre il capitalismo americano era in piena espansione, la classe operaia è stata in grado di ottenere qualche briciola dalla classe capitalista. Tuttavia, dopo la crisi degli anni 1970 (in cui ancora viviamo), la classe capitalista, attraverso la sua arma chiamata Stato, si è ripresa queste concessioni ottenute con dure battaglie al fine di proteggere i profitti capitalistici e il sistema di oppressione di classe nel suo insieme. Ciò che la classe dirigente dà, essa stessa può togliere.

Cos'è la classe? Perché è importante?

La lotta contro i tagli si inquadra esattamente sul terreno di classe. Una classe non si definisce semplicemente in base al livello di reddito, ma per il rapporto con i mezzi di produzione. Tutti i governi del mondo proteggono a tutti i costi la ricchezza e la proprietà della classe capitalista attraverso leggi imposte con la violenza. La loro esistenza dipende dallo sfruttamento del lavoratore salariato. Il lavoratore è la vera fonte della ricchezza della società, colui che produce la ricchezza del mondo ma non ha alcun diritto su di essa.

Democratici e sindacati: uniti contro la classe operaia

Il Partito Democratico e l'apparato sindacale non sono strumenti, ma ostacoli alla resistenza di classe. I democratici hanno firmato i tagli nella legislatura statale, e lo faranno ancora. Attacchi simili alla classe operaia sono in corso nei bastioni liberal della California e di New York. I democratici cercano di reindirizzare la nostra rabbia in funzione della loro campagna elettorale, al fine di placare la nostra collera, sperando che ci dimentichiamo del resto (come hanno sempre fatto). Il Partito Democratico va di pari passo con i repubblicani nell'oppressione dei lavoratori. Non ci può essere democrazia se uno degli strati della società ne sfrutta un altro per la sua stessa esistenza.

Che dire dei sindacati? Non sono dalla parte dei lavoratori? Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Il sindacato funge da mediatore tra il lavoratore e il padrone. L'apparato sindacale sta con i padroni, al fine di proteggere il sistema capitalista, come è accaduto nel Wisconsin. Al fine di lottare come classe, dobbiamo andare oltre la forma sindacale ed organizzare i nostri organismi di classe.

Unite come studenti? O come classe?

Non siamo una “alleanza” di studenti o una semplice parte di qualche “movimento studentesco”. Gli studenti costituiscono una massa composta di elementi contraddittori con interessi opposti. Gli studenti ricchi o coloro che provengono da famiglie capitaliste non soffrono la situazione nel nostro stesso modo. Essi hanno interesse a proteggere il sistema capitalista, sono dalla parte dell'ordine dominante.

Solo la classe operaia unita, il proletariato, può trasformare il mondo in qualcosa di meglio. Non rattoppando il sistema attuale, ma sradicandolo completamente. Sia chi proviene da una famiglia proletaria, sia chi lavora per pagare i suoi studi, è un membro della classe che è storicamente destinata a cambiare il mondo.

Noi, studenti della classe operaia, dobbiamo organizzarci come lavoratori e solo come lavoratori per portare avanti una linea politica di classe. Dobbiamo difendere gli interessi dei lavoratori ovunque essi si trovino, sia in università o in fabbrica, a livello locale o internazionale. Il capitale va preso per le corna.

RS