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Home ›Solidarietà allo sciopero dei lavoratori Sepsa, Cumana, Circum, ANM!
Blocco totale questa mattina per il servizio di Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea, una protesta iniziata già ieri in tarda giornata. In seguito al mancato pagamento degli stipendi di ottobre i lavoratori hanno dato vita ad una forma di lotta vera, finalmente! Uno sciopero vero, senza preavviso, senza la proclamazione da parte di nessun sindacato, senza le cosiddette “fasce protette” che di fatto indeboliscono l'incisività dello sciopero stesso. Uno sciopero vero a dispetto di quelli periodicamente proclamati da sindacati confederali e “di base”, scioperi inutili che rappresentano sempre di più uno strumento messo in campo dai diversi sindacati per acquistare credibilità e rafforzare la loro struttura e non un vero momento di lotta. Vogliamo esprimere piena solidarietà a questi lavoratori e agli autisti dell'ANM che la scorsa settimana hanno attuato una forma di protesta simile. Vogliamo anche ringraziarli per averci mostrato come si sciopera veramente, speriamo che avrete la forza di continuare su questa strada, di prendere in mano in prima persona la vostra lotta, superando tutti i sindacati.
Invitiamo tutti i proletari (gli operai, impiegati, pensionati, precari e i loro figli), che usufruiscono del trasporto pubblico, a solidarizzare e sostenere questi lavoratori. Anche perché ormai da tempo sono partiti gli aumenti del biglietto che andranno a pesare sulle nostre già magre tasche.
Vogliamo inoltre ricordare che il vero nostro disagio non è rappresentato dallo sciopero “selvaggio” di questi lavoratori ma è quello che subiamo tutti i giorni: la precarietà, i tagli allo “stato sociale”, la cassaintegrazioene, la mondezza, la disoccupazione, la fatica ad arrivare a fine mese…
A chi dice che la crisi delle aziende di trasporto è causata da chi non pagherebbe il biglietto, ricordiamo che - oltre al biglietto - le famiglie di lavoratori e pensionati già pagano abbondantemente i mezzi pubblici, vista la montagna di tasse e contributi che ci viene sottratta direttamente sulla busta paga!!!
Ormai è diventato impossibile trovare una famiglia proletaria - che vive solo di salario e stipendio - che non stia risentendo dei sacrifici imposti dalla crisi. La fatica a tirare avanti, chi più chi meno, la stiamo sentendo tutti noi proletari. Sono anni che questo sistema economico, il capitalismo, va avanti affannando, negli ultimi anni stiamo semplicemente vivendo la fase più acuta della crisi. Non c'è paese al mondo o settore economico che non ne sia stato coinvolto. Ed è propria la dimensione della crisi che deve farci comprendere quanto questa sia un qualcosa di strutturale: la conseguenza di un sistema economico basato su leggi barbare e contraddittorie. Questa crisi è l'inevitabile modo d'essere del capitalismo e mette in luce la necessità di superare questo stesso sistema economico e sociale.
Noi proletari, classe di sfruttati, dobbiamo fare il nostro di gioco, difendendo i nostri interessi di lavoratori. Basta con i partiti che siedono - o vogliono sedere - in parlamento e nelle altre istituzioni. Rendiamoci conto che le istituzioni, e politicanti, sono uno strumento nelle mani dei padroni. Andiamo oltre il sindacato, inutile se non - nel peggiore dei casi - apertamente collaborativo con i padroni. Superiamo la logica stessa del sindacato: rifiutiamo la delega, i nostri interessi non possono essere rappresentati da un sindacato, dobbiamo difenderli noi in prima persona. I lavoratori più combattivi creino sui luoghi di lavoro dei comitati di agitazione per stimolare e organizzare i loro compagni, per rompere la cappa della rassegnazione, per stimolare la lotta senza pretendere di rappresentarla. Noi lavoratori, attraverso le assemblee, dobbiamo decidere modalità e obiettivi delle lotte.
Oggi tutto viene deciso dai padroni, oggi sono solo loro i protagonisti della realtà, se non vogliamo rassegnarci, tiriamo fuori il protagonismo di noi lavoratori e di tutti i proletari.
Crediamo sia necessario che i lavoratori che sentono la necessità di organizzarsi fuori da partiti istituzionali e sindacati si possano incontrare per confrontarsi, collaborare, solidarizzare, mettere in comune la propria esperienza, sostenersi. Ti invitiamo a contattarci per portare avanti con noi questo lavoro, per la crescita politica e organizzativa dei lavoratori.
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