You are here
Home ›Esperienze dal fronte dei call center
È nota ormai la definizione di nuova ondata proletaria per gli operatori call center, ormai vera e propria macelleria per tanti giovani alla ricerca di un impiego che dia un minimo di aiuto economico.
L’esperienza che voglio riportare è un’aggressione lampo da parte del capitalismo più subdolo, con me fatto fuori dal posto di lavoro nel giro di un paio di mesi.
C’era bisogno di operatori outbound (chi chiama all’esterno per proposte commerciali) per conto di un noto gestore di telefonia, quindi consigliare contratti telefonando nelle case della gente o nelle aziende.
Il contratto per gli operatori era a progetto, ma il progetto non è molto chiaro, quello riportato burocraticamente è un qualcosa di molto astratto, senza molto senso, precisamente parlava di “chiamate utili”, cioè quelle che arrivino ad un minuto di tempo (che può anche essere di squilli a vuoto, fax, mute o di insulti, non si bada a questo). In realtà è evidente che, più praticamente, vengano retribuite le ore lavorative, ma il capitale, per mantenere viva la sua catena di fondi che girano da istituzioni a padroni, deve operare secondo schemi di parvenza professionale, invero vere e proprie trappole. In più c’era anche una miserissima paga per ogni proposta firmata ed accettata da parte del cliente, si partiva da 7 euro cadauna…
La retribuzione era un qualcosa di ALLUCINANTE, la mia persona non ha mai ricevuto paga più misera. Per farla breve si doveva garantire (facendosi due conti sulla propria produzione) un minimo di 250/300 euro mensili, invece le mie due buste paga riportavano la cifra di 160 euro netti circa. Perché? Non è dato sapere, visto che non è chiara la formula delle cosiddette chiamate utili, che venivano sì riportate in un documento di riepilogo, ma i lavoratori non avevano l’opportunità di capire quale sono state tali. Nota importantissima: le postazioni spesso funzionavano malamente, la linea era moltissime volte sovraccarica e si perdevano ore su ore, facendo palesemente scendere il rendimento, quindi l’accumulo produttivo e la paga spettante.
Poi c’è il discorso dei cosiddetti amministratori , pochissimo propensi all’ascolto e alla collaborazione, e in rapporto non chiaro con le aziende rappresentate. Punto critico anche i responsabili di sala, purtroppo per loro palesemente ingannati da un’impostazione da plutocrati, approfittando, come al solito, della spasmodica ricerca di un posto, e portati su dinamiche di lavoro diffuse in Paesi ad ultracapitalismo. Spronata la competizione fra lavoratori e non la cooperazione per il bene comune, l’aggressività nel modo di porsi che portava all’irritazione del cliente più che all’interesse, l’offesa verso il salariato (salvo poi “riabilitarlo” quando piegava la testa), anche sui propri connotati e la proposta di cosiddetti “premi” per il più bravo, cioè briciole pari ad un centinaio di euro. Bandita quindi la rete fra la manodopera stessa e verso i responsabili, declamata invece dagli stessi, parole al vento e ordini (spesso inefficienti) perentori. Io stesso ero ritenuto scomodo per la “colpa” di esprimermi verso qualcosa di mal tollerato.
Personalmente sono rimasto colpito da un’assemblea gestita da uno di questi tutor, con la rivista Millionaire in mano, tutta incentrata su un’idea di produzione maggiore, frasi fatte da manager dell’ultim’ora e silenzio totale sui problemi davvero dannosi per gli operatori. Alla mia richiesta di aiuto per quando riguardava le postazioni inutilizzabili la riunione è stata chiusa e siamo stati tutti rimandati, palla al piede, alle postazioni.
Concludo dicendo che i contratti erano comunque a scadenza trimestrale, tanto da potere effettuare un comodo ricambio di carne da macello, e che il sottoscritto è stato costretto a firmare le dimissioni volontarie perché improduttivo, mentre la realtà dei fatti dimostra come cercassi soltanto maggior chiarezza.
L’invito è sempre quello di fare rete fra compagni, discutere e trarre idee sulle proprie esperienze, io stesso sono tornato sul posto più volte a parlare con gli altri compagni e far valere la mia posizione di classe. Ormai gli operatori call center sono moltissimi e tutti più o meno in condizioni simili, è un bacino indispensabile ai servi del denaro, che però ha un potenziale rivoluzionario immane, che va unito a quello di tutti i proletari internazionali.
LCInizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2006: Anti-CPE Movement in France
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and Autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.