Salutiamo la lotta all'Enriques Occupato di Ostia

Pubblichiamo un comunicato prodotto da un gruppo di studenti della scuola Enriques in quanto salutiamo positivamente questo primo tentativo da parte degli studenti di Ostia di aprirsi verso chi direttamente subisce la crisi del sistema capitalista (la classe lavoratrice) promuovendo un confronto studenti-lavoratori, nella propria scuola occupata. Allo stesso tempo, ci auguriamo che questa iniziativa rappresenti per molti il primo e non l'unico passo verso una lotta duratura contro questa società che è solo barbarie, per la libertà di tutti gli sfruttati dal giogo capitalista.
Salutiamo anche la denuncia, da parte degli studenti, del ruolo che in queste settimane ha avuto la CGIL nelle lotte che hanno coinvolto le scuole di Ostia e cogliamo l'occasione per denunciare la natura stessa del sindacato, che a nostro avviso quando le lotte non sono in suo controllo, ovvero quando le lotte sono vere, cerca si smorzarle anzichè generalizzarle, prendendo parte alla conservazione dei rapporti di forza.
La realtà continua a mostrare chiaramente come "sciopericchi" e manifestazioni promossi dai sindacati servono più da vetrina alle strutture sindacali anzichè rappresentare dei reali momenti di lotta e questo varrà anche per lo sciopero europeo del 14 novembre.
Tagli su tagli hanno come conseguenza perdita di posti di lavoro, fatiscenza per le strutture scolastiche, riduzione dei servizi e questo è ormai sotto gli occhi di tutti. Giusto reagire quindi ma non illudiamoci: al di là della "qualità" la formazone offerta dalle scuole resterà sempre funzionale alla società capitalista, fino a quando questa rimarà in piedi.
Per questo l'obiettivo più alto al quale possono e devono puntare gli studenti più coscienti oggi è di rafforzare l'organizzazione rivoluzionaria, collaborando in maniera sempre più stretta con i nostri compagni.
-- I giovani compagni del Partito Comunista Internazionalista

Assemblea cittadina verso il 14 novembre. Appuntamento martedì 13 novembre ore 17.30 presso il liceo Enriques Occupato

Lo sciopero generale europeo del 14 novembre arriva in Italia con il ritardo e l'arretratezza di una Cgil totalmente scollegata dalla società in piena crisi. Lo sciopericchio di quattro ore, del tutto inefficace per la gravità della situazione, è molto lontano dall'essere uno spazio che abbia la dimensione degli scioperi di Grecia, Spagna e Portogallo.

Ad Ostia segnaliamo l'atteggiamento intimidatorio di una parte dei professori e dei dirigenti scolastici legati alla Cgil. E' emblematico come gli attacchi più pesanti verso le occupazioni vengano proprio dal sindacato, colpevole di avere una visione limitata ai propri interessi di categoria. Non esiste legalità che tenga in una scuola che si regge sulla deroga.

Ma la "Gioventù lidense" non ha ceduto al ricatto e ha preso in mano sette edifici scolastici, esprimendo una potenza inaspettata. Gli studenti e le studentesse del tredicesimo municipio di Roma hanno coscienza che il proprio futuro è messo in discussione dalle misure di austerity volute dall'europa delle banche e dal governo Monti.

Disoccupazione e cassa integrazione hanno fatto sì che la solidarietà verso questa ondata di proteste lidensi fosse direttamente un terreno di confronto e attivazione. Non è solo l'europa che ci chiede di tornare in piazza, sono anche le periferie delle metropoli a lanciare delle indicazioni molto chiare. Saremo pronti a raccogliere queste indicazioni?

Partendo da queste considerazioni invitiamo il mondo del lavoro e le realtà territoriali a confrontarsi all'interno del quartier generale degli studenti di Ostia, L'Enriques Occupato.

In queste due settimane di autorganizzazione e di occupazione, abbiamo sperimentato nuove forme di socialità, stravolgendo la dimensione carceraria della scuola pubblica, trasformando viale dei Promontori in un grande spazio sociale per i giovani di tutto il territorio.

Non verranno accettate nessun tipo di misure repressive nei confronti di chi ha giustamente occupato le proprie scuole, rivendicando il diritto ad una formazione di qualità. Toccare un solo studente, significherà toccare un intero territorio in mobilitazione. La "Gioventù lidense" non si argina.

Enriques Occupato (Ostia, Roma)
Domenica, November 11, 2012