You are here
Home ›Più produttività = meno occupati salariati
Mentre le innovazioni tecnologiche (anche se i capitalisti non sempre e immediatamente tolgono dai cassetti e applicano i progetti già elaborati…) avanzano e riducono di conseguenza l’uso del vivo lavoro sostituito da macchine automatiche, si riducono in modo empiricamente constatabile i salari di quanti godono la fortuna di poter ancora offrire al capitale lo sfruttamento della loro forza-lavoro. La quota del “reddito nazionale” riservato ai lavoratori subisce una diminuzione costante, confermata da tutte le fonti borghesi. Ovunque, e non solo in Italia, da decenni il salario non solo cresce meno degli aumenti di produttività, ma nella stragrande maggioranza dei casi è ai limiti di condizioni minime di sussistenza. Questo nonostante le menzogne con le quali il potere della borghesia e la conservazione del capitalismo opprimono “ideologicamente” il proletariato con l’illusione che soltanto aumentando la produttività si possa migliorare la condizione dei proletari. Le teorie “scientifiche” borghesi, infatti (vedi rapporto CNEL settembre 2012) insistono nello spacciare il dogma secondo il quale la dinamica dei salari sarebbe una dipendenza della dinamica in crescita della produttività.
A confermare la falsità di un simile teorema basti constatare come in potenze quali Usa, Giappone e Germania, a fronte di una crescita della produttività del lavoro (tra il 1999 e il 2007) si è verificata una diminuzione dei salari reali e poi un aumento della disoccupazione e della precarietà del lavoro. Diamo la parola all’International Labour Office, Global Wage Report 2013:
… la crescita media dei salari reali è rimasta a livello globale al di sotto dei livelli pre-crisi, segnando dati negativi per le economie sviluppate, mentre è rimasta significativa nelle economie emergenti .. tra il 1999 e il 2011 la produttività media del lavoro è cresciuta nelle economie sviluppate più del doppio dei salari reali (…) Il trend globale ha prodotto così un cambiamento nella distribuzione del reddito nazionale, con la quota dei redditi da lavoro in diminuzione e quella del capitale in crescita; la caduta della quota dei redditi da lavoro è da attribuire al progresso tecnologico, alla globalizzazione del commercio, all’espansione dei mercati finanziari e alla diminuzione del tasso di sindacalizzazione che hanno eroso il potere contrattuale dei lavoratori.
Da aggiungere che, viste le “politiche” sviluppate dai sindacati in tutti i Paesi, non c’è certamente da rimpiangere quella diminuzione, semmai ci sarebbe ben altro su cui rammaricarsi…
Restando nei confini europei, la diminuzione dei salari e del loro potere d’acquisto è stata drastica, specie in Grecia, Spagna e Portogallo. Venuta meno nella zona europea la possibilità di usufruire di manovre basati sul precedente sistema dei cambi flessibili, davanti all’altare delle singole competitività nazionali il salario è stato offerto in sacrificio al dio profitto tentando di riguadagnare quote di mercato ad ogni costo.
Lapalissiano il fatto che poi, alla fine di un momentaneo e apparente “sollievo”, si debbano fare i conti con l’impossibilità di manovre di “alleggerimento” (quali la riduzione del valore della moneta nazionale) che, applicabili ieri tra aree valutarie transnazionali, non sono fattibili oggi in una medesima area. Qui si può soltanto scaricare apertamente sui lavoratori la crisi del capitale, continuando a diminuire i salari di chi lavora (e tagliando occupazione) e, sotto sotto, benedicendo persino un po’ di inflazione…
Ma anche ammessa e non sempre concessa una maggiore produttività, il risultato sarebbe quello, accanto al valore aggiunto e prodotto dal minor numero di lavoratori occupati, di ingolfare i mercati di merci alla ricerca di acquirenti solvibili. Cioè di fronte ad un minor numero di lavoratori occupabili nelle aziende capitalistiche e a tempo precario. Il che significa – nella società borghese – senza salario, senza denaro, alle prese con la miseria che diffonde il “mercato del lavoro” sprofondato nella crisi. Quella di un capitale che non trova valorizzazione nel settore della produzione e che si ammassa come capitale fittizio illudendosi di espandersi e moltiplicarsi in una economia… finanziaria. Altro che investimenti in fabbriche e forza-lavoro!
DCBattaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Inizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2006: Anti-CPE Movement in France
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and Autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.