Contro il razzismo, contro il capitalismo

Volantino per la manifestazione anti-razzista a Roma, il 10 novembre 2018.

Il decreto sicurezza messo in cantiere dall'attuale governo rappresenta un salto di qualità nel processo di criminalizzazione ed emarginazione della figura del migrante.

Lo scopo di questa manovra è quello di rappresentare il migrante come “il nemico sul suolo patrio”. Identificare un nemico comune infatti ha il ruolo di compattare le varie classi sociali (avvelenate dalla crisi) e creare una frattura nella classe degli sfruttati, lavoratori autoctoni contro migranti. In verità siamo sullo stesso fronte di battaglia: quello degli sfruttati! Mentre il vero nemico è il sistema economico-sociale basato sullo sfruttamento...

Il capitalismo è crisi, miseria e sfruttamento

Al livellamento verso il basso delle condizioni delle classi lavoratrici ha corrisposto un aumento dello sfruttamento e dei livelli di impoverimento. Sfruttamento intensivo, aumento della miseria sono prodotto della crisi stessa in ogni angolo del pianeta.

Il capitalismo è guerra

Vaste parti del globo sono investite dallo scontro tra potenze imperialiste per impossessarsi di risorse energetiche e ridefinire le aree di influenza (dall’Africa alla Siria). Queste guerre producono distruzione e barbarie e sradicando dalla loro realtà milioni di uomini e donne, costretti a fuggire dall’apocalisse che le potenze imperialiste hanno creato: quegli uomini e quelle donne sono i migranti.

Le stesse forze imperialiste che costringono i migranti a scappare li respingono quando cercano una vita più umana: ecco le contraddizioni del capitalismo

Il capitalismo è razzismo

Il capitalismo non può offrire più nulla a nessuno se non divorare risorse, energie ambientali e umane per i propri profitti. Non c'è accoglienza perché tutto ciò che è nel piatto deve essere dirottato inderogabilmente verso la sopravvivenza del sistema. Il migrante, lo sfruttato, il povero non hanno più posto e cittadinanza. Come i “dannati della terra” la loro condizione è la marginalità, la ricattabilità e se va bene la prospettiva del lavoro schiavile. La criminalizzazione del migrante, fa da apripista e si erge a monito verso tutti gli altri sfruttati.

Il capitalismo è barbarie

L'unità internazionale degli sfruttati nella lotta per l'alternativa socialista

Il razzismo è intriso nelle maglie del capitalismo e le spinte umanitarie, percorse da molti con generosità, non saranno sufficienti per estirparlo. Nessun governo borghese si è risparmiato in attacchi ai migranti. La lotta al razzismo si incastra in una prospettiva più ampia: un'alternativa al sistema capitalistico vigente. Per costruire un mondo senza emarginati è indispensabile costruire un’unità internazionale degli sfruttati, nel nostro paese e in ogni angolo del mondo.

Il bivio si pone: o unità degli sfruttati o guerra capitalistica, o socialismo o barbarie.

Domenica, November 18, 2018