Solidarietà di classe agli operai della Superlativa di Prato!

Quello che segue è il volantino di solidarietà con gli operai e le solidali di Prato, che hanno avuto il non richiesto “onore” di essere tra i primi a sperimentare i veri effetti del famigerato Decreto Sicurezza, varato da governo verde-giallo (e non revocato, per altro, dal governo attuale).
Non c'era bisogno di questa aggressione della giustizia borghese a dei proletari in lotta, per scoprire che la suddetta legge non mira affatto a scoraggiare furti o scippi (questo è solo lurida propaganda), quanto a intimidire, a reprimere più velocemente e più severamente chi si ribella allo sfruttamento, all'oppressione padronale e borghese in genere. Lo tengano bene in mente quei settori della classe lavoratrice che hanno votato – e presumibilmente voteranno – a favore dei “sovranisti” nostrani, in primo luogo del nazistoide Salvini. Questo personaggio, il movimento politico che guida – esattamente come lo schieramento parlamentare avversario – non solo non è né sarà mai dalla parte del lavoro salariato (“fisso”, precario, disoccupato, falsamente autonomo), ma difende e difenderà solamente gli interessi dei padroni, come ha sempre fatto. Il Decreto Sicurezza è solo una conferma, ampiamente scontata.
Se poi volessimo fare dell'umorismo nero (come il “cuore” del sovranismo legaiol-populista) potremmo dire che il DS, teso a salvaguardare (dicono..) “prima gli italiani!” a Prato ha difeso un padrone di origine cinese e multato pesantemente due compagne toscane, solidali con la lotta degli operai ipersfruttati da quel padrone. Insomma, come volevasi dimostrare, lo slogan “prima gli italiani” e solo un altro modo, truffaldino, per dire “prima i padroni!”.

Il Partito Comunista Internazionalista esprime massima solidarietà ai 21 operai ed ai sindacalisti del Si Cobas colpiti dagli effetti del Decreto Sicurezza, in particolare le 21 multe da 4.000 euro l’una, per un totale di 84.000 euro, che si sono abbattute sulla schiena dei lavoratori della Tintoria Superlativa, per il reato di “blocco stradale”. La sanzione ha raggiunto gli operai a causa di un picchetto effettuato dopo la lunga vertenza tesa a far rispettare i Contratti nazionali dentro la tintoria Superlativa. Tintoria nella quale gli operai venivano pagati meno di 1.000 euro per turni di lavoro di 12 ore, sette giorni su sette, e dove il ritardo dei pagamenti ammonta ad oggi ad 8 mesi".

E' evidente che un simile atto si inscrive nel clima di intimidazione che la borghesia, in tutte le sue varianti (da quella "legale" a quella "illegale"), esercita verso chiunque cerchi di rialzare la testa anche solo per rallentare, sul terreno contrattualistico-sindacale, l'attacco globale mosso contro la classe operaia e il proletariato in genere. La crisi del capitale è tale per cui anche il semplice rispetto dei contratti nazionali è considerato dal padronato (italiano e/o cinese che sia) un'intollerabile limitazione alle vere e proprie forme di schiavitù che impone a una forza lavoro particolarmente ricattabile, come i lavoratori immigrati.

La nostra solidarietà di classe va dunque ai lavoratori in lotta e a chi, solidale con loro, ha subito l'immancabile repressione della giustizia borghese. Allo stesso tempo, non possiamo non sottolineare, una volta di più, come la strada del sindacalismo, anche di quello che vuole essere più radicale, sia una strada che non porta da nessuna parte, in particolare in un'epoca di crisi profonda del sistema capitalistico, quando gli spazi di riformismo e contrattazione si riducono ogni giorno di più. Ciò non significa affatto che la classe non debba lottare per i bisogni immediati: al contrario, la lotta deve scavalcare i riti del sindacalismo, elemento necessario -- benché non sufficiente -- per cominciare a porsi nella prospettiva del superamento di questa società fondata sullo sfruttamento, una prospettiva che solo il partito rivoluzionario può indicare.

Rilanciamo l'esigenza che il programma della conquista rivoluzionaria del comunismo torni a circolare nella classe, che si rafforzi il lavoro di costruzione del partito, unici strumenti reali per contrastare, una volta per tutte, la violenza padronale e rottamare il sistema capitalista.

Solidarietà agli operai della Superlativa di Prato e alle compagne ugualmente colpite dalla repressione, per il superamento del capitalismo!

Venerdì, January 10, 2020