Repressione borghese!

A metà aprile scorso, il sindacalista del Si cobas Luca Toscano ha ricevuto un foglio di via da Campi Bisenzio dalla questura di Firenze.

Il motivo per il quale è stata formulata ed applicata questa normativa repressiva è la sua attività sindacale, comprensiva di presidi e manifestazioni, “culminata” con il volantinaggio all'interno di un centro commerciale, nel quale c'è uno dei tanti negozi che rappresentano le griffes del pronto moda, complici indirettamente del super sfruttamento dei lavoratori immigrati nei distretti industriali di Prato, Campi Bisenzio e Calenzano.

Quest'ultimo provvedimento non è il primo e, certamente, non sarà l'ultimo, tramite il quale la macchina repressiva borghese si scaglia contro chi cerca di rialzare la testa, anche solo per rallentare, sul terreno contrattualistico-sindacale, l'attacco globale mosso contro la classe operaia e il proletariato in genere.

La crisi del capitale è tale per cui anche il semplice rispetto dei contratti nazionali è considerato dal padronato (italiano e/o cinese che sia) un'intollerabile limitazione alle vere e proprie forme di schiavitù che impone a una forza lavoro particolarmente ricattabile, come i lavoratori immigrati.

La nostra solidarietà di classe va dunque ai lavoratori in lotta e a chi, solidale con loro, ha subito l'immancabile repressione della giustizia borghese - vedi il sindacalista Luca Toscano.

Allo stesso tempo non possiamo non sottolineare, una volta di più, come la strada del sindacalismo, anche di quello che vuole essere più radicale, sia una strada che non porta da nessuna parte, in particolare in un'epoca di crisi profonda del sistema capitalistico, quando gli spazi di riformismo e contrattazione si riducono ogni giorno di più.

Ciò non significa affatto che la classe non debba lottare per i bisogni immediati: al contrario, la lotta deve scavalcare i riti del sindacalismo per cominciare a porsi nella prospettiva del superamento di questa società fondata sullo sfruttamento, una prospettiva che solo il partito rivoluzionario può indicare.

Rilanciamo l'esigenza che il programma della conquista rivoluzionaria del comunismo torni a circolare nella classe, che si rafforzi il lavoro di costruzione del partito, unici strumenti reali per contrastare, una volta per tutte, la violenza padronale e per rottamare il sistema capitalista.

Partito Comunista Internazionalista

Mercoledì, May 10, 2023