SVILUPPO ASIATICO

Mentre scrivo è ancora fresca la notizia dell'incidente diplomatico tra Cina e Usa sulla questione del Dalai Lama. Sono uno studente del liceo e mi sono, da poco, avvicinato al marxismo leggendo "il manifesto del partito comunista". Ciò che mi ha colpito di quel testo è stata la capacità degli autori nell'intravedere le tendenze e i tratti dello sviluppo mondiale ancora in nuce. Oggi mio giudizio dovremmo ripartire di lì per fare un pò di chiarezza sui compiti organizzativi, ripartire cioè dal nuovo, dall'attualita dello sviluppo del capitalismo mondiale, incarnati dalla frenetica e controversa crescita asiatica in generale e cinese in particolare. Su questo forum non ho trovato nulla su questo argomento e sarei curioso di conoscere la vostra posizione.

Saluti comunisti

Forum: 

un assaggio; il capitalismo è in crisi ormai da tanto tempo, il fatto che il capitalismo in cina vada forte non vuole assolutamente dire che stia recuperando su scala mondiale.

Su questo argomento invece, puoi trovare un sacco di documenti nel nostro sito

vedrai che l'attualità di marx la si trova dentro il piano strategico-tattico della sinistra comunista(ps: fatti un favore, stai lontano da quelli di lotta comunista, che ogni giorno frenano gli operai davanti allo scontro sociale con la scusa che il capitalismo sta recuperando in asia)

un saluto froolich

Rivolunzio

CRISI

Il concetto di crisi è estremamente complesso per quello che ho avuto modo di appurare. tu dici che il capitalismo è in crisi...il pil mondiale cresce e cresce in modo consistente trainato dalle economie emergenti. Con questo non intendo dire che il capitalismo non entrerà in crisi, anzi intendo dire che sta maturando questa crisi e che l'ingresso della cina nel consesso delle grandi potenze provocherà la rottura dell'ordine borghese (del resto non fu così anche per la prima guerra mondiale? non fu l'ascesa di usa, giappone e germania a far crollare il "vecchio ordine" anglo-francese?). Questo è lo schema di Lenin.

PS quelli di Lotta comunista lì conosco perchè a scuola mia sono presenti con tre-quattro elementi che hanno formato un comitato internazionalista. Non conosco la loro attività nelle fabbriche, ma da quello che ho visto dubito frenino i lavoratori. Se ho cominciato a studiare Marx è anche merito delle assemblee che hanno organizzato. Personalmente non sono mai entrato in contatto con loro, ma leggo volentieri il loro giornale e i loro volantini. perchè ne parlate così male?

per favore non facciamo un nuovo dibattito su lotta comunista.sul forum puoi trovare un sacco d' interventi su di loro

MA07

Il PIL in crescita non significa niente. Dipende da come lo si calcola. Dipende da cosa si prende in considerazione. Non lasciarti ingannare dall'informazione neoliberal.

Piuttosto, l'hai notato che il proletariato internazionale sta diventando sempre più folto, e si sta sempre uniformando in interessi?

L'hai notato che coloro che usufruiscono del grande sviluppo del capitalismo odierno sono sempre di meno?

Fai pure le tue valutazioni.

p.s.: anche io sono liceale, quindi non pensare che sto qua a fare il prof!! ;-)

Gli ultimi articoli sulla Cina potete trovarli elencati qui:

[[ibrp.org]]

Più in generale, è possibile scorrere gli articoli in base all'area geografica trattata:

[[ibrp.org]]

la Cina produce merci a basso costo x gli Usa e l'Occidente coi capitali che essi esportano là, profittevoli grazie ai bassi salari locali.

e che consentono di aggredire i salari europei ed americani grazie alle merci a basso costo.

la crisi c'è e la vedi bene: la tua generazione lavorerà da precaria e nn avrà la pensione a differenza dei genitori.

X quale ragione altrimenti ??

Hai mutuato il tuo nick name da uno degli autori pubblicati da Lotta, ossia il tedesco Paul Frolich. Dal tuo argomentare il deleterio influsso di Lotta è più che evidente. Il "Guerra e politica in Germania 1914 - 1918" è effettivamente un ottimo libro che se non hai ancora letto ti consiglio. Poi lo abbinerei con "Rivoluzione e controrivoluzione in Germania 1918 - 1920" sempre suo e di altri e "La guerra nell'Europa orientale 1915" del comunista americano John Reed. Sono tutti editi da una delle case editrici di Lotta. Niente come gli ottimi libri da essa editi e da altri scritti ne svergognano i tradimenti, le ipocrisie, le pagliacciate teoriche e pratiche. Concordo con Raes quando dice che abbiamo già un ottimo forum che risponde alla tua domanda: approfittane!

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