Sulle orme dei filantropi dell'Ottocento

Ritorniamo a parlare di Tobin Tax, visto le fesserie che continuano a circolare attorno all'obiettivo di un "controllo democratico dei mercati finanziari e delle loro istituzioni". Sulle nefandezze finanziarie e speculative che dilagano internazionalmente, a dimostrazione che la follia del capitale ha raggiunto limiti cronici, non siamo certamente noi a dissentire. Prendiamo invece nettamente le distanze dagli obiettivi "riformatori" di chi - Attac Italia, Rifondazione, sinistra DS, Social Forum, ecc. - propone ai capitalisti e agli speculatori finanziari l'accordo per versare un "obolo" dello 0,1 o 0,2% da destinarsi ad uso sociale. Tanto più che è lo stesso vicepresidente di Attac a dichiarare esplicitamente: "Non siamo né anticapitalisti primari né antieuropeisti violenti". Sono pacifisti, democratici e riformatori, secondo la miglior tradizione borghese, prima o dopo esser ricorsa al manganello...

A parte tutti i limiti filantropici di questa idea alla Robin Hood (ma quello almeno non chiedeva, s'impossessava!), le potenze capitalistiche che dominano il pianeta esercitano una tale dittatura economica, e militare, da consentire la neutralizzazione di simili "politiche di riforma", ammesso che vogliano accettarle, trasformandole in lucrosi vantaggi sia per loro che per i governi delle popolazioni da aiutare. Tutti i fatti e misfatti della cooperazione internazionale, aiuti umanitari e fondi di sostegno ai paesi poveri durante gli ultimi decenni, in ogni parte del mondo, lo dimostrano e confermano. Con la miglior garanzia e il controllo dell'Onu, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale e governi nazionali. Tutti in equivoca compagnia a spartirsi i frutti di operazioni e traffici illeciti sotto l'ombrello istituzionale - per esempio - degli attuali fondi di cooperazione internazionale.

A mezza via tra i filantropi e i membri della "San Vincenzo", il popolo dei no-global e dei social-forum (fra il quale è di moda irridere alle ottocentesche idee del buon vecchio Marx) ha riscoperto la beneficenza legale in voga ai tempi della Restaurazione (1815 - '30). Quando, spinto da considerazioni di carattere politico molto più che umanitario, anche un Camillo di Cavour si preoccupava di "salvare la società dai pericoli che la sovrastano", e proclamava "l'assoluta necessità di stabilire, in tutti i paesi che hanno raggiunto un alto grado di prosperità e di ricchezza sopra solide e prudenti basi, il principio della carità legale". La Tobin Tax lo adatta ai tempi moderni dell'imperialismo dove, al posto della "elevazione delle classi lavoratrici" allora invocata, si agita ora il vessillo dello sviluppo capitalistico anche nelle zone arretrate. Cioè là dove il capitale finanziario dei paesi avanzati tiene in assoluta e forzata sottomissione le masse proletarie e diseredate, con l'interessato aiuto della stessa borghesia locale.

Così va il mondo sotto il dominio del capitale, con la collaborazione dei suoi ottusi e preziosi "riformatori".

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.