Vita di partito

Assemblea generale dei Gruppi di Lotta Proletaria

Il 14 dicembre scorso si è svolta, presso il Circolo Aurora di Bologna, un’assemblea generale dei GLP - Gruppi di Lotta Proletaria - il movimento d’avanguardia composto prevalentemente da studenti medi e universitari che si ispira alla sinistra comunista e in cui militano diversi giovani compagni del P.C. Internazionalista.

Hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni di Bologna, Parma, Trieste e Recanati. Assenti, a causa della lunga distanza, i compagni di Frosinone e della Calabria; assenti per vari motivi i compagni di La Spezia. Come ospiti erano presenti alcuni compagni del P.C. Internazionalista dell’Emilia e di Milano.

L’assemblea, dunque, alla presenza di una ventina di persone, è iniziata con il resoconto di ogni singola sezione sulle iniziative portate avanti quest’autunno che hanno riguardato soprattutto l’intervento nel piccolo movimento studentesco sviluppatosi nei mesi scorsi su tutto il territorio nazionale. È stata poi affrontata in modo particolare la questione del rapporto tra GLP e il Gruppo Comunista Studentesco di Parma. I GCS sono un’emanazione dei GLP, sperimentati già qualche anno fa dalle sezioni emiliane per favorire il proprio intervento nelle scuole. In sostanza, essi dovrebbero essere i portatori delle posizioni che i GLP esprimono riguardo alla lotta proletaria in ambito studentesco, creati per dare vita ad una più vasta area d’influenza, aggregando cioè quegli studenti che, pur non aderendo ancora alla linea complessiva dei GLP, si riconoscono nelle parole d’ordine che essi lanciano nelle mobilitazioni scolastiche.

Il problema recentemente sorto a Parma, dove i GCS hanno quest’anno riscosso un buon successo, è stato causato dalla sostanziale inattività del GLP locale che ha fatto sì che i GCS iniziassero a trattare autonomamente questioni che andavano oltre l’angusto mondo studentesco, senza quindi avere nei GLP un punto di riferimento immediato. Si era venuta a creare insomma una situazione paradossale in cui il GLP seguiva le iniziative che il GCS organizzava e mai il contrario. Con l’approvazione dei rappresentanti del GCS di Parma presenti all’assemblea, è stata dunque affermata la necessità di ricomposizione e di unità d’azione fra l’organismo studentesco e il Gruppo di Lotta nel suo insieme, che ovviamente passa dalla riattivazione del gruppo stesso.

Un processo e un presidio a Trieste

Infine, ribadito l’essenziale bisogno di radicarsi nelle scuole proletarie (istituti professionali, di avviamento al lavoro, ecc.) dove ancora è molto carente la presenza dei compagni, è stata espressa la volontà di dare corpo ad un piattaforma di lotta studentesca che possa servire sia da indirizzo generale ai militanti di tutte le sezioni, sia come utile strumento per costruire le basi di un più ampio fronte scolastico classista.

Il 5 Gennaio si è tenuta la prima udienza del processo ai nazifascisti di Trieste colpevoli, fra l'altro della aggressione contro i nostri compagni dei GLP.

Poiché, opportunamente, i fascisti avevano ricusato un avvocato e in attesa dell'arrivo del nuovo, il processo è stato aggiornato - in 20 munuti di "udienza" - al 6 marzo p.v. E minaccia di protrarsi per anni.

Per l'occasione e per dare un tangibile segnale di solidarietà del partito con i compagni, alcuni militanti da Milano e dall'Emilia sono andati a Trieste.

L’insieme dei compagni si è diviso fra la partecipazione fra il pubblico al processo stesso e il presidio organizzato dai triestini fuori dal Tribunale.

Al di là del fatto specifico del processo e del presidio - in cui è stato diffuso un volantino e venduta la stampa di Partito e dei Glp - la presenza di compagni da "fuori" ha dato occasione a un utile scambio di idee e di programmi fra i compagni stessi.

In merito ai fatti che hanno originato il processo è stato da tutti espressa l'opportunità che si eviti con la massima attenzione il rischio di essere assimilati agli "antifascisti militanti": non ci interessa la guerra per bande con i fascisti, né con nessun altra forza più o meno politica; i nostri principali avversari rimangono il capitalismo da una parte e i suoi più pericolosi sostenitori all'interno del proletariato, socialdemocratici e stalinisti.

La coraggiosa condotta dei giovani compagni triestini dovrebbero aver già assicurato quegli spazi di agibilità politica che erano prima negati e comunque violentemente osteggiati. I compagni continueranno ora la nostra opera di agitazione e propaganda politica nelle scuole che più immediatamente si prestano a una nostra penetrazione, e alle fabbriche e quartieri proletari.

In questo senso è già stato preparato un volantino di intervento che metteremo al più presto anche sui nostri siti internet.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.