Lotte operaie nel mondo

Sud Africa

Il sindacato dei minatori National Union of Mineworkers ha indetto una serie di proteste contro un piano che prevede il licenziamento di migliaia di lavoratori. L'intenzione è arrestare una tendenza che, secondo il segretario generale del NUM G.Mantashe, ha già prodotto il licenziamento di 51.000 addetti nelle miniere d'oro nel 1997. È in corso il tentativo di dar vita un coordinamento di solidarietà contro i licenziamenti che coinvolga i lavoratori di altri paesi nella regione.

Grecia

Una serie di scioperi per i diritti sindacali ha portato alla paralisi di gran parte del paese, il governo sta infatti varando un provvedimento che gli permetterebbe di aggirare, nell'ambito delle imprese pubbliche, gli accordi contrattuali nazionali. Il 20 gennaio hanno scioperato i lavoratori dei trasporti pubblici ed il 22 tutto il pubblico impiego con blocco di banche, servizi, radio e televisione, poste e trasporti.

Pakistan

Il 21 gennaio si è tenuta una manifestazione contro il governo di Nawaz Sharif, centinaia di ex lavoratori della compagnia di trasporti di Karachi chiedevano il pagamento di quanto gli era stato promesso al momento della chiusura della compagnia. La sua chiusura, avvenuta nel 1997, rientrava nel piano di ristrutturazione richiesto dal Fondo monetario Internazionale e ha portato al licenziamento di 3000 lavoratori.

Tailandia

Più di 1000 lavoratori dell'industria automobilista sono scesi per le strade il 21 gennaio in lotta per ottenere aumenti nei bonus di fine anno. Gli operai hanno innalzato barricate bloccando la strada principale tra Bangkok e la costa orientale, hanno dato fuoco ad automobili e si sono scontrati con la polizia lanciando pietre e molotov. Almeno 58 operai sono stati arrestati. Nel dicembre 1996 i lavoratori di uno stabilimento Sanyo in lotta per gli stessi bonus festeggiavano mentre lo stabilimento andava a fuoco, ma la protesta di quest'anno arriva nel mezzo di un tremendo collasso finanziario. Si prevede che la disoccupazione balzerà quest'anno a 2 milioni di unità in un paese che conta 60 milioni di abitanti. Il ministro degli interni, riflettendo la paura della classe dominante di fronte alle proteste generalizzate, riferisce di aver "ordinato alla polizia di intraprendere azioni dure contro i dimostranti". Secondo quanto riferito da un analista a Agence France Express, "politiche di massa con questo taglio di classe diventeranno la norma in Tailandia ed in generale nella regione del sud est asiatico".

Croazia

Il 29 gennaio migliaia di dimostranti hanno marciato attraverso Zagabria in protesta contro i bassi salari, la disoccupazione, le pensioni, la sicurezza sociale e la nuova impopolare tassa sui consumi VAT (Value Added Tax, la nostra IVA). Le condizioni di vita della classe operaia si sono decisamente deteriorate dopo la fine della Yugoslavia; la Croazia diventata praticamente una colonia tedesca ed è dominata fondamentalmente dai capitalisti tedeschi. Il governo sta inoltre varando un piano di austerità che gli è stato imposto dal Fondo Monetario Internazionale.

Filippine

Il 26 gennaio uno sciopero dei trasporti ha bloccato il paese, centinaia di conducenti di autobus e taxi che protestavano contro l'aumento del prezzo del carburante hanno posto barricate nelle strade principali con tronchi d'albero. Secondo la polizia l'attività economica è rimasta paralizzata in due provincie. Il segretario dell'Economic Planning Cielito Habito aveva appena avvertito che la crisi economica che attanaglia il paese si potrebbe trasformare in un problema di sicurezza nazionale se il governo non avesse affrontato adeguatamente la situazione e non avesse scongiurato la recessione.

Germania

È stato recentemente lanciato l'allarme di un'ondata di sabotaggi di stile luddista nelle fabbriche tedesche. Incendi, atti vandalici, furti di computer, avvelenamenti di prodotti alimentari e sabotaggi di vario tipo stanno assumendo cadenze quotidiane nell'economia reale tedesca. Anche se non tutti i sabotaggi sono da attribuire ai lavoratori, gli atti vandalici compiuti da questi ultimi sono in forte crescita e riflettono una sorta di risentimento anti-tecnologico che ribolle all'interno delle fabbriche tedesche.

Rainer von zur Muhlen, direttore di una rivista di sicurezza, cita l'esempio di una grande azienda di produzioni ingenieristiche; nel 1975 i casi di vandalismo riportati ammontavano a 116, nel 1995 il numero era salito a 396. Vengono distrutti documenti e danneggiati condutture di combustibili. Il servizio di sicurezza è riuscito ad individuare 17 colpevoli e gli ha offerto l'impunità se si fossero fatti esaminare da uno psichiatra. "Dimostravano un'intensa ostilità alla tecnologia che diventava quasi schizofrenica". Il loro comportamento sembrava voler dire: "se non posso possedere queste auto, allora nessun altro potrà." Un uomo che aveva bloccato la fabbrica per tre ore cono un unico ben assestato colpo di martello su una conduttura importante parlò di "una sensazione di onnipotenza".

Tutti i vandali, dal personale più anziano, ai lavoratori temporanei, riportavano frustrazione ed insoddisfazione nei riguardi dei capi, dei colleghi e della paga. Al di sotto di tutto c'è però sicuramente la paura della disoccupazione che sta rapidamente avvicinandosi ai 5 milioni di unità in Germania.

La demoralizzazione ha attaccato anche il settore della distribuzione. L'associazione dei commercianti ha riferito che gli inventari di fine anno evidenziano la scomparsa di merci per un valore di 3 miliardi di marchi, l'1% del giro totale. Si ipotizza che queste merci siano state rubate nei negozi ed in grande misura dagli stessi dipendenti.

Corea del sud

Il 5 febbraio il più grande sindacato del paese FKTU ha annunciato che nella stessa giornata avrebbe accettato un compromesso sulla nuova legislazione del lavoro. In futuro alle aziende sarà permesso licenziare, cosa che fino ad oggi potevano fare solo col consenso dei sindacati o dele corti di giustizia. Si prevede che l'innovazione produrrà la perdita di più di un milione di posti di lavoro in un paese in cui i lavoratori erano abituati all'impiego a vita. Il governo e gli imprenditori sostengono che le aziende devono poter ridurre la loro forza lavoro per restare competitive. La maggior flessibilità del lavoro era anche una delle richieste fondamentali del Fondo Monetario Internazionale per la concessione del finanziamento di $ 57 miliardi in dicembre. Il pacchetto di riforme contiene anche tagli al bilancio statale.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.