Sul contratto integrativo Fiat

I sindacati dissotterrano l'ascia di guerra per meglio imbrogliare e per continuare a fiancheggiare il padrone

Alla fine ci risiamo. Ad intervalli oramai regolari, sempre più dilatati nel tempo, "scoppia" la guerra tra la Fiat e tutti i suoi satelliti, con le organizzazioni sindacali.

La guerra è sempre la solita ciclopica lotta che vede da una parte il capitale e dall'altra uno dei suoi tanti servi, nella fattispecie il sindacato; in mezzo, i lavoratori i quali purtroppo fanno da spettatori.

Il motivo che ha determinato la solita farsa, è la piattaforma integrativa aziendale del gruppo Fiat e di tutte le aziende terziarizzate.

Le richieste spaziano in lungo e in largo: dall'occupazione (o meglio sarebbe dire dalla disoccupazione); all'orario; al salario ecc. Pensate su un volantino di questi giorni i quattro dell'Ave Fiat (Fiom, Fim, Uilm e Fismic) hanno persino avuto la faccia di..., di scrivere:

Per garantire un futuro agli stabilimenti a Torino ed in Italia e combattere la precarietà con nuovi diritti e garanzie di lavoro per i giovani.

Ma come prima si sono adoperati per anni, per decenni a distruggere i cosiddetti diritti borghesi che comunque la classe operaia aveva, diciamo così, "conquistato" nel normale rapporto di lotta tra capitale e lavoro, "imponendo" al capitale il rispetto di alcune regole sia sul piano dell'occupazione che di quello salariale, adesso pensate, vogliono combattere la precarietà!!

Suvvia ragazzi siamo seri qui veramente non si capisce se volete prendere per il culo i lavoratori o voi stessi. Della precarietà in tutto avete fatto per anni il vostro cavallo di battaglia e adesso...

Ma comunque non si inganni il lettore superficiale, perché la precarietà è sempre ben cavalcata dal sindacato. Sentite cosa dicono i soliti quattro nel passo riguardante l'occupazione, in riferimento ai contratti a termine:

...le parti si devono incontrare per trasformare tali rapporti di lavoro in contratti a tempo indeterminato, (si scritto proprio così, in neretto, ma sentite cosa scrivono dopo, ovviamente non più sottolineato), salvo che si riscontri una manifesta incongruità tra tale fattispecie con gli organici in essere!

E questo naturalmente lo sottolineiamo noi.

Al dunque come sempre ciò che conta è la buona salute aziendale, l'unica che ti può garantire. Il capitale e il profitto, sono i dati che contano, ma giustamente e saggiamente amministrati; si tratta di meglio spartire il bottino, e infatti si chiede una sempre maggiore partecipazione, nell'ambito delle decisioni aziendali.

Pensate che si chiede per i giovani neo assunti: "la possibilità di un rapporto diretto con le organizzazioni sindacali...ecc." e addirittura si propone di istituire per i lavoratori non iscritti al sindacato un contributo volontario... di lire 30.000."

Come vanno poi queste volontarietà lo sanno tutti.

Ma il piatto forte, come in tutti i contratti, è il salario. Anche qui vale lo stesso discorso dell'occupazione. Le organizzazione sindacali dopo avere sempre più legato fette di salario ai risultati aziendali, fanno finta di chiedere salario "fisso"... sempre più legato alla misurazione della redditività e della qualità!!

Dulcis in fundo per tutto questo pò, pò di roba hanno dissotterrato l'ascia di guerra chiamando a scioperare i lavoratori. Alcune ore si sono già fatte con soddisfazione sindacale, il prossimo 15 dicembre è prevista una giornata nazionale di sciopero di tutto il gruppo, a Torino ci sarà una manifestazione davanti alla mitica porta 5, dove già tante fregature e bastonate si sono consumate sulle spalle dei lavoratori, e che ha visto come protagonisti dai Berlinguer ai Lama fino ai sindacalisti dei giorni nostri. Nulla di buono dunque si vede all'orizzonte.

Noi ci impegneremo nelle assemblee, con volantini ecc. a denunciare il sindacato come organo del capitale, contro il lavoro, contro la classe operaia, come suo nemico giurato.

Ci auguriamo di non essere soli, quantomeno in questa denuncia.

et

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.