Marghera - Un bell'esempio della giustizia borghese. Tutti assolti!

Con una sentenza a dir poco scandalosa i giudici del tribunale di Mestre hanno assolto i 28 alti dirigenti che hanno rivestito ruoli rilevanti nella gestione del Petrolchimico di Marghera, prima di proprietà della Montecatini poi della Montedison e infine della Enichem.

L'assoluzione, come hanno tenuto a precisare anticipando in modo inconsueto quel che scriveranno nella motivazione della sentenza che sarà resa pubblica fra qualche mese gli stessi giudici che l'hanno emessa, non ha per nulla escluso che i 157 operai morti per cancro non siano stati uccisi dalla prolungata esposizione al cloruro di vinile monomero (cvm). Allo stesso modo la sentenza non nega che siano stati gli scarichi avvelenanti del Petrolchimico a inquinare irrimediabilmente l'ambiente circostante e non nega neppure che gli imputati non fossero a conoscenza dei rischi connessi all'esposizione al cvm e alla sua immissione nell'ecosistema. Gli imputati sapevano, come peraltro è stato ampiamente provato, che il Petrolchimico di Marghera era una fabbrica di morte e di disastri ambientali ma secondo i giudici non sono perseguibili perché all'epoca la legislazione in materia non prevedeva obblighi a carico del datore di lavoro in materia di protezione della salute dei lavoratori e dell'ambiente. Assolti, dunque, i dirigenti e assolte anche le società che sono state nel corso del tempo proprietarie del Petrolchimico e che per ciò non pagheranno neppure una lira di risarcimento dei danni provocati. È come se un pluriomicida volontario venisse assolto perché all'epoca dei fatti l'arma del delitto non era considerata tale o pericolosa dalla legge.

Certo, si tratta di una sentenza davvero scandalosa, soprattutto perché è giunta dopo un processo in cui i fatti erano stati ampiamente dimostrati e su basi rigorosamente scientifiche; ma più che stupire deve far riflettere. Soprattutto coloro che davvero hanno creduto o continuano a credere, a cominciare da molti magistrati, che la Magistratura possa essere un potere super partes. In verità, essa è una emanazione dello stato e poiché lo stato non cala dal cielo ma è il prodotto della divisione in classi della società a difesa degli interessi della classe dominante anche la magistratura non può non assolvere essenzialmente a questo compito. Appare indipendente quando la borghesia se lo può permettere perché le condizioni economiche generali e il conflitto di classe lo consentono, ma appena, come è in questa fase, queste impongono la difesa più spregiudicate del profitto e quindi attacchi sempre più duri alla condizioni di vita e di lavoro della classe operaia e più in generale del proletariato e degli strati sociali ad esso assimilabili, ecco che la maschera cala. Lo stato si mostra per quel che è e la magistratura non può non adeguarsi.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.