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Home ›Condizioni e lotte operaie nel mondo
Cina
Il 15 ottobre a Guangzhou, nella provincia di Guangdong, la polizia è stata mandata ad abbattere le barricate che alcuni operai appena licenziati avevano innalzato in un’autostrada. Più di 300 lavoratori di una fabbrica di scarpe hanno infatti bloccato la strada per alcune ore dopo che il loro padrone è scomparso e ha lasciato più di 185.000 dollari di salari non pagati. I lavoratori da luglio hanno ricevuto solamente 60 dollari ed ora la fabbrica sembra voler dichiarare la bancarotta.
Costarica
Agli inizi di ottobre 3000 lavoratori della Aqueduct and Sewer Company (AyA) hanno iniziato uno sciopero che continua ancora. La protesta non si è fermata nonostante i negoziati in corso tra i dirigenti e i sindacati; i lavoratori sono scesi in piazza anche contro il sindacato che, fedele al suo ruolo di difensore degli interessi padronali, ha pattuito con l’azienda un aumento salariale dell’8,7%, pari a meno della metà di quanto richiesto dall’assemblea dei lavoratori. Molti dipendenti della AyA hanno un salario molto inferiore al minimo stabilito dalla legge e ritengono necessario ottenere un aumento minimo del 18% e per questo sono intenzionati a continuare lo sciopero.
USA
I lavoratori del macello Tyson Foods a Brooks, nell’Alberta, sono in sciopero dallo scorso 12 ottobre dopo il fallimento delle contrattazioni per il rinnovo del contratto. Lo sciopero ha avuto uno sviluppo violento, alcuni lavoratori affermano anche di essere stati aggrediti da dei supervisori. I lavoratori erano pronti già da luglio a proseguire con le proteste, quando il governo locale intervenne nelle trattative e impose 60 giorni di proroga. La Tyson Foods è la più grande azienda che lavora carne nel mondo, ed è conosciuta per il super-sfruttamento a cui sottopone i suoi lavoratori, quasi il 60% dei quali sono immigrati.
Anche i lavoratori dell’azienda telefonica locale Sprint Nextel Corporation hanno scioperato contemporaneamente in quattro diversi stati, in Florida, Tennessee, North Carolina e Indiana. L’azienda vuole fare dei tagli alla previdenza sanitaria per le malattie e gli infortuni, abolire l’indennità per gli straordinari festivi, ed eliminare alcune sovvenzioni per l’assicurazione sanitaria.
India
Circa 12.0000 dipendenti della Andhra Pradesh Road Transport Corporation (APSRTC) il 17 ottobre hanno iniziato uno sciopero che proseguirà ad oltranza. Lo sciopero è esploso dopo che le trattative tra dirigenti e sindacati non avevano soddisfatto le richieste dei lavoratori, che richiedono aumenti salariali e si oppongono alla privatizzazione dell’azienda.
Uno sciopero ad oltranza è stato intrapreso anche dagli autisti dei trasporti pubblici a Kannur, nello stato di Kerala, contro il continuo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
Il 19 ottobre gli operai di un’azienda manifatturiera di Brisbane, un quartiere di Meeandah, hanno iniziato un picchettaggio per opporsi al licenziamento di 100 loro compagni di lavoro; nello stesso momento in un’altra fabbrica dello stesso gruppo è iniziato uno sciopero in loro sostegno. I lavoratori protestano anche per conservare un contratto di lavoro comune per tutti i dipendenti delle due fabbriche, un’organizzazione del lavoro comune e per mantenere unito il processo produttivo. L’intenzione dell’azienda, in linea alla comune tendenza del capitalismo mondiale, è infatti quella di frammentare il più possibile le unità produttive e soprattutto di introdurre norme contrattuali differenziate, aumentando sempre di più la divisione della classe operaia.
Hong-Kong
I lavoratori della Disney stanno protestando dal 5 ottobre per le condizioni in cui sono costretti a lavorare. Si lamentano delle lunghissime giornate di lavoro, dalle 11 alle 13 ore, senza pagamento di straordinari, e senza adeguate pause all’interno dell’orario.
Nuova Guinea
Gli insegnanti della Papua Nuova Guinea, nella provincia del West New Britain hanno iniziato uno sciopero il 10 ottobre. Gli insegnanti hanno deciso di non entrare nelle loro classi e bloccare gli scrutini e gli esami finchè le loro richieste non saranno esaudite, mettendo in conto che se la loro protesta continuerà 10.000 studenti sosterranno i loro esami senza nessuna supervisione né valutazione.
Ogni volta che i lavoratori intraprendono una lotta, vengono duramente accusati di mettere in crisi le aziende, danneggiare l’economia nazionale e, in particolare nel settore dei sevizi pubblici, di creare gravi danni alla cittadinanza. È importante invece che i lavoratori smettano di ascoltare questa falsa propaganda borghese e spingano le loro lotte fino in fondo, come nel caso degli insegnanti che scioperano durante gli esami.
Repubblica Centrafricana
I dipendenti pubblici hanno iniziato il secondo sciopero in due settimane per richiedere il pagamento di nove mesi di salario arretrato. Lo sciopero è iniziato il 19 ottobre e si pensa possa durare per 8 giorni, già quello della prima settimana era durato per tre giorni. I lavoratori lottano anche contro il blocco del loro salario fermo dal 1995, e richiedono che venga quantomeno innalzato. Il sindacato richiede al governo di soddisfare le richieste dei lavoratori per "permettere ai bambini di tornare a scuola", e mette in evidenza ancora una volta quanto consideri l’interesse nazionale borghese molto più importante della lotta e degli interessi di un proletariato che difende le sue condizioni di vita.
juBattaglia Comunista
Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.
Battaglia Comunista #11
Novembre 2005
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