Lo stato di transizione dal capitalismo al comunismo

Tra la società capitalista e la società comunista vi è il periodo della trasformazione rivoluzionaria dell'una nell'altra. Ad esso corrisponde un periodo politico transitorio, in cui lo Stato non può essere altro che la dittatura rivoluzionaria del proletariato.

Marx

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Lo Stato di transizione, lo Stato operaio, il semi-Stato uscito dalla rivoluzione proletaria, riduce le sue funzioni alla eliminazione definitiva della borghesia e dei rapporti economici e sociali capitalistici, secondo gli esclusivi interessi della classe operaia, e prepara la amministrazione e pianificazione "delle cose.

Lenin

Allo Stato di transizione è negata, dalla stessa realtà della evoluzione economica e sociale in atto, una delle funzioni tipiche di ogni Stato che lo ha preceduto: garantire la riproduzione e la conservazione delle condizioni di sfruttamento di altre classi da parte della classe di cui lo Stato è strumento.

Ogni Stato, storicamente precedente lo Stato operaio, ha sempre svolto la funzione di strumento del dominio di una classe sfruttatrice. Il proletariato è invece l'ultima classe sfruttata che dopo la rivoluzione socialista si libera per sempre da tale condizione, distruggendo e superando il modo di produzione capitalistico. Il suo Stato, la sua organizzazione in classe momentaneamente dominante, non ha da garantire alcun sfruttamento su qualsiasi altra classe, ma bensì la scomparsa della divisione in classi nella società.

La cancellazione dalla storia dei rapporti di sfruttamento fra le classi, la eliminazione delle classi stesse, esaurisce dunque i compiti politici fino ad oggi svolti dello Stato (amministrazione dei rapporti fra gli uomini). Con ciò lo Stato operaio cessa di essere Stato oppressivo e repressivo, gestore e difensore degli interessi di una classe sfruttatrice, per mantenere le sole funzioni di organizzatore della produzione e della distribuzione per la soddisfazione dei bisogni della collettività. Lo Stato operaio deperirà sempre più, avviandosi verso la propria estinzione.

Fin dagli inizi, lo Stato operaio non ha alcuna funzione di mediazione (secondo il suo falso concetto borghese di organo della società divisa in classi). Lo Stato operaio è uno strumento di cui si serve la classe operaia per la trasformazione rivoluzionaria della società secondo gli interessi del proletariato e il programma del comunismo.

Lo Stato operaio è lo strumento necessario per la eliminazione di ogni resistenza borghese. "Il primo passo della rivoluzione operaia sta nel costituirsi del proletariato in classe dominante" (Marx-Engels, Manifesto del partito comunista). Assumendo, con l'atto stesso della rivoluzione, la direzione completa dell'economia, il proletariato si fa classe dirigente della economia, basandosi sulla forza che gli deriva dalla coniugazione del suo potere politico con il suo essere di unica classe produttrice.

La classe operaia è coinvolta in prima persona nella distruzione della società borghese. Ciò è possibile e si realizza sulla base del programma comunista, le cui linee politiche ed economiche costituiscono l'obbligata via verso il nuovo ordine sociale.

Lo Stato operaio, in quanto espressione della classe dei produttori organizzata in classe dominante, è la dittatura del proletariato. Le sue articolazioni sono le articolazioni dei Soviet, dal livello più basso al livello superiore. E i Soviet (i consigli operai) sono i veri organi del potere di classe; sono la struttura portante dello Stato operaio. È dunque il proletariato che detiene il potere attraverso la rete dei Soviet e la guida del Partito.

Lo Stato socialista non è altro che la sintesi centralizzata delle rete dei Soviet, che esercitano compiti sia di natura politica rivoluzionaria che di natura economica trasformatrice. Dittatura del proletariato sotto la guida del Partito, il quale non sarà mai strumento di potere e forma della stessa dittatura. La sola e insostituibile condizione è che all'interno dei Soviet operi il Partito di classe per l'introduzione in essi del programma comunista.

Il Partito, cioè, come guida rivoluzionaria della fase di transizione, garante della applicazione del programma economico e sociale che i Soviet, con l'esercizio del loro potere di classe, portano a compimento.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.