Ancora a proposto degli “Orrori del comunismo”

Vogliono calare l’oblio sulla sinistra comunista

Fra le tante sciocchezze e bugie dette in mezzo a tanti interessati silenzi si distingue la deliberata menzogna scritta da Tortorella su Il Manifesto del 13 febbraio. Eccola:

Quel sistema, come aveva giustamente visto anche l'ala trotzkista del movimento comunista, avendo assunto la forma del capitalismo di stato non era destinato a trasformarsi in una società più eguale e più aperta.

Qui Tortorella esplicita la sporca campagna dell'oblio alla quale si sono informati tutti i "contributi" della sinistra borghese alla critica del libraccio di cui Berlusconi si è fatto propagandista e venditore in Italia (Gli orrori del comunismo).

Scontato il nostro giudizio sulla cosiddetta opera al centro del "dibattiro": quella banda di analfabeti che si spacciano per storici, sarebbe bocciata per superficialità e scarsa serietà nella ricerca dei dati e delle situazioni se solo il loro componimento riguardasse un tema non così al centro della polemica e della battaglia politica, da un qualunque esaminatore nel più scalcinato dei liceti. Ci conforta il fatto di non essere solo noi comunisti a esprimere così duri giudizi sugli autori del libello.

Ma loro fanno il mestiere che gli compete e per il quale sono pagati. Chi aggrava il proprio ruolo di fiancheggiatore del capitalismo sono invece coloro che come Tortorella fanno finta di criticare il libello e ancora fingendo di non conoscere i fatti, li stravolgono.

Con quale faccia di bronzo Tortorella può permettersi di attribuire all'ala trotskista la tesi del capitalismo d stato in Russia?

Questo grave pensatore dei mali della sinistra fa fina di non sapere

  • che la tesi del capitalismo di stato è stata caratteristica della sinistra comunista e di quel Partito Comunista Internazionalista che proprio per questo veniva perseguitato dal PCI (partito di appartenenza del Tortorella medesimo) che non esitò a lanciargli contro gli assassini negli anni '40;
  • che la suddetta sinistra comunista criticò sempre la "ala trotskista" proprio per la sua pervicace difesa dello "stato operaio degenerato" russo (e cinese e polacco e bulrgaro) e il suo rifiuto delkla tesi nostra del capitalsmo di stato costruito sulla base di una vera e propria controrivoluzione e non di un Termidoro;
  • che il problema non era - giustamente - quello di un giudizio morale sull'operato dello stalinismo ma di un giudizio di classe (e da questo tipo di giudizio le nostre gravi divergenze dal trotskismo).

Finge di non sapere, ne siamo certi, E allora perché mente?

  1. Perché non è comunista
  2. Perché insieme agli altri del Manifesto e agli stessi autori del libraccio vuol far dimenticare cosa è il comunismo;
  3. Tutti insiemne tentano di scongiurare il pericolo che i prossimi disastri del capitalismo a scala globale e le loro terribili conseguenze sul piano sociale consentano il radicarsi dell'unica corrente che del comunismo difende il metodo, i principi e il programma.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.