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Turchia: nuovi filtri al web
L'esecutivo Erdogan vara una legge che permette di applicare nuovi limiti al web. Chiusi migliaia di siti, dal 22 agosto obbligo per gli utenti di applicare un filtro alla propria connessione. In 40 piazze esplode la protesta.
Bologna: Ex-Manifattura Tabacchi
Dal volantino distribuito da un gruppo di lavoratori il 6 maggio
Gli ex dipendenti della struttura ancora nota come "Manifattura Tabacchi", sono a casa dal 2008... A tutt'oggi le promesse, gli accordi ed il protocollo d'intesa con la società e le istituzioni (Regione, Provincia, Comune, nonché i sindacati firmatari dell'accordo 2008) sono ancora fumo negli occhi... Dei 58 ex lavoratori, solo 18 sono attualmente impiegati (a dispetto di quanto dichiarato da alcuni sindacati), peraltro per mansioni disparate e non coerenti con la loro esperienza e formazione. I lavoratori dell'Ex Manifattura Tabacchi chiedono ai sindacati firmatari dell'accordo 2008, alla Regione, alla Provincia ed al Comune di Bologna di mantenere le proprie promesse, onorare gli impegni e dare seguito alle intese sottoscritte.
iPad2: condizioni inumane alla Foxconn
Abbiamo già parlato delle terribili condizioni di lavoro alla Foxconn, che hanno condotto a decine di suicidi tra i lavoratori. Oggi si aggiungono altri dettagli, grazie a rischiose interviste con i lavoratori condotte da alcune ONG. Emerge che alla Foxconn si fanno straordinari obbligatori non pagati, che è proibito parlare con i colleghi durante l'orario di lavoro, che ogni mattina c'è una riunione motivazionale non pagata di 20 minuti. E anche che le "regole draconiane" si estendono alla vita privata dei lavoratori, che vivono in dormitori gestiti dall'azienda stessa. E non mancano azioni punitive per chi non raggiunge gli obiettivi prefissati, rigidi ritmi di vita imposti dalla dirigenza, e persino umiliazioni pubbliche per chi viola le regole...
Milano: protesta degli immigrati nel CIE
In tarda mattinata una quindicina di nordafricani trattenuti nel Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli a Milano hanno protestato per chiedere di poter lasciare il centro. Gli immigrati - a cui è impedito ogni contatto con l'esterno, anche via cellulare - hanno divelto i montanti delle finestre, hanno ammassato e dato fuoco a coperte e materassi nel cortiletto. Alcuni si sono tagliati con pezzi di vetro. Polizia e carabinieri sono intervenuti in assetto antisommossa. Sette tunisini, giunti il 27 aprile scorso, sono stati arrestati per incendio doloso e danneggiamento e saranno giudicati per direttissima domani mattina.
Giappone: taglio del 20% ai salari TEPCO
La famigerata TEPCO, compagnia elettrica giapponese, operatrice di Fukushima I ed altre centrali distrutte dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo, si appresta a drastici tagli salariali e alla lunga, probabilmente, a pesanti espulsioni di personale. L'azienda si è impegnata a ripulire (non si sa come...) la zona colpita da radioattività e dovrà pagare pesanti compensazioni alla popolazione locale. Oltra alla vendita di varie proprietà e aziende controllate, è in corso una trattativa con il sindacato per imporre a tutti un taglio salariale del 20%. Si tratta in molti casi di famiglie già duramente colpite dai disastri naturali e nucleari.
Reggio Emilia: lavoratori GFE in sciopero della fame
Nel luglio scorso, dopo la firma dell'accordo sindacale che prevedeva l'applicazione del contratto nazionale in GFE, l'impresa Snatt, presso cui la cooperativa lavorava, ha rescisso il contratto e ha riassegnato subito l'appalto a due nuove cooperative, in cui sono confluiti molti dei 500 "soci" lavoratori di GFE, che hanno accettato minori tutele contrattuali. Circa 200 lavoratori si sono opposti a questo trasferimento rimanendo senza lavoro; da allora hanno lottato con manifestazioni e presidi, fino ad arrivare nei giorni scorsi allo sciopero della fame e della sete.
Sud Corea: omicidi sociali alla Ssangyong
Due anni fa la Ssangyong annunciò il licenziamento di 1000 operai. Gli operai occuparono la loro fabbrica per 77 giorni, ma alla fine dovettero soccombere ad un assalto massiccio dell'esercito e della polizia. Molti militanti sono stati incarcerati e/o licenziati. 462 operai sono stati sospesi senza retribuzione per un anno, ma l'azienda sostiene di non poterli reintegrare.
In questi due anni 5 operai si sono suicidati e 5 sono morti per complicazioni cardio-vascolari, dall’attacco di cuore all'emorragia cerebrale, legati al forte stress. Nel febbraio 2011, un operaio sospeso senza salario è morto per attacco cardiaco. Sotto il peso dei licenziamenti, sua moglie si era uccisa nell'aprile 2010. Avevano due bambini e il conto in banca a zero. Più della metà degli scioperanti della Ssangyong soffrono di sindrome post-traumatica da stress e l’80% sono affetti da grave depressione; quasi tutti hanno vissuto un deterioramento nelle relazioni familiari, assieme al taglio del 74% del loro salario.
L. Goldner, via ponsinmor.info
Australia, rivolta centro richiedenti asilo
Una rivolta è scoppiata la sera del 21 aprile nel centro di detenzione per richiedenti asilo di Villawood a Sydney. Nove edifici sono stati incendiati, diverse persone sono salite sui tetti e hanno lanciato tegole contro le guardie. Oltre cento detenuti erano coinvolti nei disordini, dopo che alcuni avevano appreso che le loro richieste di asilo erano state respinte. Durante la notte alcuni manifestanti hanno dato fuoco a una bombola di ossigeno, causando una forte esplosione. Sei detenuti sono rimasti sul tetto di uno degli edifici. Negli ultimi anni sono giunti in numero crescente profughi da Afghanistan, Iraq e Sri Lanka, a bordo di barche dall'Indonesia.
Cina: autotrasportatori in sciopero da tre giorni
Il 20 aprile gli autotrasportatori hanno bloccato il cantiere navale di Shanghai, impedendo l'accesso agli altri camion, e rompendo i finestrini dei mezzi appartenenti a coloro che non hanno aderito allo sciopero. Almeno otto camionisti sono stati arrestati per aver cercato di capovolgere un'automobile del Dipartimento per il controllo del traffico. Circa cinquecento dimostranti, inoltre, si sono diretti a Yangshan, un porto di Shangai dove si stanno svolgendo altre proteste. A scatenare il malcontento è stato l'aumento delle tariffe imposte dagli operatori dei depositi privati, oltre all'incremento del prezzo del carburante. Finora sono fallite tutte le trattative dei funzionari del governo con i manifestanti.
Bologna: sciopero selvaggio nei supermercati Pam
Sciopero selvaggio oggi nei tre supermercati Pam bolognesi di Corticella, Bellaria e Marconi. I dipendenti hanno interrotto il lavoro in modo improvviso per protestare contro il contratto nazionale del commercio (Leggi il nostro articolo ). Davanti al punto vendita Bellaria i lavoratori hanno tenuto un presidio e un banchetto per informare i clienti, che in parecchie occasioni hanno rinunciato agli acquisti in segno di solidarietà. Questo è già il secondo sciopero selvaggio in poche settimane dei lavoratori del commercio, il 31 marzo infatti anche i lavoratori del Pianeta-Leclerc avevano protestato contro l’accordo separato.
Napoli, sciopero selvaggio nel trasporto locale.
Oggi a Napoli niente BUS, i lavoratori hanno dato vita ad uno sciopero “selvaggio” senza preavviso, senza fasce protette, non indetto da nessun sindacato, per protestare contro i previsti tagli del personale, 2.400 lavoratori più indotto. Sfruttando l'applicando scrupolosamente dei criteri di sicurezza per gli automezzi, si sono rifutati di uscire dai depositi.
Fukushima: reattore 3 distrutto
Dalle foto più recenti, il reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima appare completamente distrutto, ridotto ad un cumulo di macerie, assieme alle vasche di raccolta delle scorie di MOX.
Operai Fiat occupano il porto di Termini Imerese
Circa 200 operai della Fiat di Termini Imerese e delle ditte dell'indotto stanno occupando il porto della cittadina. Per raggiungere lo scalo le tute blu, partendo dallo stabilimento, hanno percorso a piedi la statale 113.
Bologna: scioperi in solidarietà agli immigrati
In molte aziende del bolognese oggi c'è stato sciopero, in occasione della "giornata senza immigrati - 24h senza di noi". In sciopero per otto ore gli operai della Titan. In sciopero anche i lavoratori di Ducati, Cesab Toyota, Euroricambi, Bonfiglioli, Mape, MD.
Tunisia: battaglia contro il governo, 4 morti
In Tunisia, parecchi dimostranti hanno protestato contro il governo del premier Mohamed Ghannouchi armati di sacchetti e borse piene di sassi e di biglie di ferro. Durante 4 ore di battaglia, i poliziotti hanno usato gas lacrimogeni per disperdere la folla, composta in gran parte da giovani. Alla fine sono rimasti a terra 4 morti e decine di feriti. Un centinaio di dimostranti sono stati arrestati.
Scontri di piazza in Grecia
Una vera battaglia urbana si è svolta oggi davanti al parlamento, al centro di Atene. Al termine di cortei cui hanno partecipato decine di migliaia di persone nella capitale e in altre città, nel quadro dello sciopero generale indetto da tutti i sindacati contro l'austerity, e mentre alcuni cantavano "dopo Ben Ali e Moubarak tocca a Papandreou", gruppi di manifestanti hanno cominciato a lanciare pietre, bottiglie e petardi contro gli agenti. La polizia, schierata in forza, ha risposto con un pesante sbarramento di lacrimogeni.
Pilotici libici disertano e atterrano a Malta
Due colonnelli dell'aeronautica libica, dopo aver ricevuto l'ordine di bombardare i manifestanti a Bengasi, hanno deciso di fuggire. Con i loro due Mirage sono quindi atterrati a Malta e hanno chiesto asilo politico. Stanno inoltre fornendo informazioni riservate sulle attività militari in corso in Libia che saranno messe a disposizione di tutti i governi dell'Unione Europea.
Nokia: licenziamenti e scioperi
A seguito di una partnership con Microsoft sui cellulari, Nokia ha annunciato licenziamenti su larga scala: "Ci saranno riduzioni sostanziali in materia di occupazione in varie località in tutto il mondo, e che interesseranno anche la Finlandia". Infatti, circa 6mila lavoratori rischiano subito il licenziamento; mille nella sola Finlandia. Il governo promette aiuto nella ricerca di un nuovo lavoro. Ma i dipendenti Nokia non si accontentano certo di vaghe rassicurazioni, comunque perdenti, e sono entrati immediatamente in sciopero.
Protesta sulle torri Vinyls
Prosegue dopo 9 giorni la protesta delle Torri Gemelle Vinyls, tra l’alto silo occupato nello stabilimento di Ravenna e la torcia a 150 metri d’altezza di Porto Marghera. Le precarie condizioni della passerella sulla torcia del terzo stabilimento, quello di Porto Torres, non hanno permesso agli operai sardi di continuare il presidio, ma al nord l’occupazione continua fino alla firma degli accordi Eni-Gita. Il ministro Romani e i vertici Eni dicono che è tutto a posto, che bisogna aspettare solo quindici giorni… Ecco la risposta degli operai ravennati.
Polonia: sabotaggio in Fiat
Secondo il personale di sorveglianza di Fiat Auto Poland, ci sarebbero 200-300 vetture danneggiate con graffi e ammaccature sulla carrozzeria. Riferisce un operaio: "C'è un grande malessere in fabbrica e questi sono i risultati. Ci spremono come limoni, sempre sotto il ricatto del licenziamento. Dove sta la nostra dignità?". I 6300 operai di Tychy e Biesko Biala guadagnano da 530 a 920 euro, per lavorare anche 48 ore a settimana in catena, su 3 turni. Il gruppo torinese negli ultimi due mesi ha persino tagliato il bonus di produttività.
Manifestazioni in Algeria
A seguito delle rivolte in Egitto, circa 5.000 manifestanti sono scesi in piazza Primo Maggio ad Algeri. La folla è stata dispersa dalle cariche violente e dai lacrimogeni impiegati da una imponente forza di 30 mila agenti, schierati nel centro della città con mezzi blindati e anti-sommossa. Si contano a decine e decine gli arrestati, non solo ad Algeri, ma anche nelle altre città algerine teatro di proteste, tra cui Bejaia, Orano, Annaba e Boumerdes.
Proteste ad Atene
Continuano le proteste dei lavoratori dei mezzi pubblici contro la riforma dei trasporti che prevede tagli di personale e aumento dei prezzi dei biglietti. L'8 febbraio alle 4 il presidio dei lavoratori della metro ha visto la presenza solidale di alcune realtà impegnate in azioni comunicative per l'accesso gratuito ai mezzi pubblici. Nei prossimi giorni, in vista dello sciopero generale che si terrà il 23 febbraio, l'assemblea dei corrieri autorganizzati e gli autisti degli autobus daranno vita ad altre proteste.
Tunisia: 4 morti a Kef, prefettura in fiamme
Quattro persone sono rimaste uccise e una ventina ferite ieri sera a Kef, in Tunisia. La polizia ha sparato su alcune centinaia di manifestanti che chiedevano la sostituzione del commissario capo della polizia, accusato di "abuso di potere nell'esercizio delle sue funzioni". Un gruppo di manifestanti oggi ha assaltato e dato alle fiamme oggi la sede della prefettura della città.
Presidio e sciopero alla JBT di Parma
La John Bean Technologies (già Fmc Technologies), che si occupa di macchinari per le filiere produttive alimentari, ha annunciato la volontà di ridurre il numero degli addetti della sede di Parma mediante blocco del turn over, "sinergie" con altre società estere e con l'esternalizzazione del reparto magazzino. Questo ulteriore attacco segue diverse procedure di mobilità e di cassa integrazione già attuate negli ultimi 5 anni. Per questo stamattina i lavoratori hanno organizzato uno sciopero con presìdi davanti ai cancelli dell'azienda in via Mantova e strada Mutta.
Continua sul Vesuvio protesta a quota 500
Prosegue per il quarto giorno consecutivo la protesta dei lavoratori della ex cooperativa "Vesuvio, Natura e Lavoro": una cinquantina di ex dipendenti da questa mattina stazionano a quota 500 in località "La Siesta" ad Ercolano (Napoli) con uno striscione. Qualche disagio per i turisti: i pullmann in visita al Cratere hanno dovuto fare marcia indietro a causa del blocco.
Iran: continua la repressione di attivisti e lavoratori
In queste ultime settimane, il regime islamico iraniano ha drammaticamente aumentato gli arresti e le esecuzioni contro gli attivisti politici. Già solo nei primi 10 giorni di gennaio il regime ha ucciso 60 persone con differenti capi di accusa; molti militanti politici sono stati condannati a lunghe pene detentive e 3 di questi sono stati condannati a morte. Contemporaneamente il regime ha inasprito la repressione degli operai a seguito delle proteste che hanno avuto luogo dall'introduzione del programma di austerità e di taglio dei finanziamenti.
Fonte: Jura Libertarie
Tre detenuti suicidi in meno di 24 ore
Tre detenuti si sono suicidati in meno di 24 ore nelle carceri di Sulmona, Prato e Caltagirone. Il 19 gennaio Mahmoud Tawfic, egiziano di 66 anni, si è impiccato nel carcere di Sulmona. Ieri alle 16 Antonino Montalto, 22enne siciliano, si è impiccato nel carcere di Prato. E sempre ieri alle 19, Salvatore Camelia, di 39 anni, si è impiccato nel carcere di Caltagirone (Ct). Nei primi 20 giorni dell'anno salgono così a 5 i suicidi in carcere e a 6 il totale dei detenuti morti.
Tirana: assalto al palazzo del governo
Guerriglia in Albania. Spari, lanci di lacrimogeni e cariche con idranti contro i manifestanti che chiedono le dimissioni di Berisha, accusato di corruzione. Decine di feriti.
Campania, l'ennesima morte sul lavoro
Un'altra tragedia sul lavoro in Campania, dopo quelle di ieri a Capri e a Poggioreale. Francesco La Motta di 39 anni è morto schiacciato da un elevatore mentre stava lavorando all'interno di una ditta a Ponticelli quartiere periferico di Napoli. Inutile ogni soccorso: l'operaio sarebbe morto sul colpo. La polizia sta svolgendo accertamenti per chiarire la dinamica della tragedia ed eventuali responsabilità.
Cina: piombo nel sangue di oltre 200 bambini
La maggior parte dei ragazzi risiede in una zona dove operano due stabilimenti di batterie. Il governo locale non ha adottato misure contro gli impianti.
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