Prometeo

La testata di Prometeo ha una lunga storia.

Da organo interno al P.C.d'I. negli anni Venti ad organo della Frazione di Sinistra negli anni Trenta, a giornale clandestino (11 numeri) del P. C. Internazionalista negli anni della guerra a rivista teorica dello stesso partito (quale è oggi) dal 1946.

Lungo tutti questi anni ha rappresentato, nelle più diverse condizioni, il pensiero e l'azione della Sinistra Comunista italiana. Nel 1952 il P.C.Int. subì una grave scissione che spaccò “in due”, come si soleva dire in quegli anni, il troncone della Sinistra italiana. Il ramo bordighista, che si riconosceva nelle recenti contorsioni teorico-politiche di Amadeo Bordiga di fronte alla tragedia della controrivoluzione in Russia, visse sino agli anni più recenti attorno al periodico Programma Comunista che si pretendeva (e si pretende!) organo del partito comunista... internazionale, attorno a cui ruotavano altri giornali ed organizzazioni in Europa.

Agli inizi degli anni Ottanta e secondo le previsioni da tempo avanzate dal P.C.Internazionalista “Battaglia Comunista”, la maturazione dei problemi teorici e politici indotta dalla crisi del ciclo di accumulazione capitalista ha condotto Programma Comunista al collasso completo: un'esplosione che ha proiettato all'intorno una miriade di gruppi più o meno rivendicanti l'ortodossia bordighiana, destinati a scomparire e già di fatto scomparsi.

Al contrario, il P.C.Int. traeva dalla dinamica della crisi e delle sue conseguenze sul piano sociale e politico le più brillanti conferme della sua impostazione metodologica e del suo corpo di tesi.

Alla sua stabilità politico-organizzativa di fronte agli scossoni impressi dalla crisi al campo politico proletario, ha corrisposto una progressiva assunzione di responsabilità, sul piano del lavoro politico nazionale e internazionale che ha condotto nel 1976 alla convocazione di una prima Conferenza Internazionale alla quale hanno fatto seguito altre quattro sino al 1984 e alla costituzione del Bureau Internazionale per il Partito Rivoluzionario (BIPR) del quale il P.C.Int. è membro 'fondatore" insieme alla britannica Communist Workers Organization.

Da allora Prometeo pubblica i documenti del P.C.Int. e del BIPR, il cui organo internazionale è “Communist Review”. La piattaforma del BIPR è stata pubblicata su “Battaglia Comunista”, organo mensile del P.C.Int., e su tutte le altre pubblicazioni del Bureau a scala internazionale (Gran Bretagna, Francia, India) oltre che sulla stampa di altre organizzazioni in contatto e in discussione con il BIPR (Messico, Argentina, iraniani all'estero).

In estrema sintesi, le posizioni che caratterizzano il P.C.Int e le altre organizzazioni del BIPR sono il prodotto della elaborazione a filo di dialettica marxista dei problemi posti dal corso storico apertosi con la controrivoluzione seguita a scala internazionale alla rivoluzione di Ottobre e alla nascita della III Internazionale.

Natura dello stato russo e collegati, analisi del quadro imperialista conseguente, natura e funzione delle guerre di liberazione nazionale, natura e funzione dei sindacati, rapporto partito-classe prima durante e dopo l'assalto rivoluzionario - sono questi i nodi centrali sui quali si articolano le specifiche posizioni delle organizzazioni del P.C.Int. e degli altri aderenti al BIPR.

Al contrario di molte posizioni e organizzazioni tanto recenti quanto effimere nel campo di una generica sinistra (di che cosa?), le posizioni del P.C.Int. e del BIPR non sono il frutto di un aggiustamento più o meno tempestivo di questa o quella tesi, a fronte delle necessità imposte da una turbinosa dinamica politica e sociale esterna. Sono bensì il prodotto di un lungo lavoro di elaborazione teorica e di battaglia politica a fronte dei maggiori nodi che storicamente la controrivoluzione ha posto innanzi ai rivoluzionari.

La stretta aderenza al metodo marxista, confortata da brillanti verifiche della sua validità al confronto delle più disparate e più o meno suggestive ideologie borghesi, ci ha consentito di denunciare e superare con tutta sicurezza molti dogmi ritenuti inviolabili da certa ideologia terzinternazionalista, e di produrre analisi e posizioni tanto più valide e solide quanto più apparentemente nuove ed "eretiche" nel pantano della cosiddetta sinistra in Italia e nel mondo.

È per la coerenza alla realtà di queste analisi e posizioni che esse si sono imposte a scala internazionale, attraverso il lavoro del BIPR, quale ineludibile punto di riferimento e di confronto per quanti cercano un orientamento rivoluzionario oggi, tanto nelle metropoli quanto nei paesi periferici.

Siamo ancora pochi, troppo pochi rispetto alle urgenze di lavoro e di intervento politico rivoluzionario che si affacciano, ma siamo in crescita: crescita politica innanzitutto, alla quale deve seguire una crescita organizzativa che già si profila possibile. La crescita politica si manifesta con la crescita di adesione al BIPR da parte di organizzazioni e militanti in tutti i paesi. La crescita organizzativa sarà segnata specialmente dallo sviluppo di questi primi nuclei e piccole organizzazioni, come della nostra stessa organizzazione italiana.

Un principio fondamentale nel nostro lavoro è quello in base al quale non c'è crescita politico-organizzativa che non sia accompagnata, supportata e giustificata da uno sviluppo del lavoro teorico che sottende l'intervento comunista.

In questo senso, crescendo l'intervento e l'influenza (anche se ancora minima) degli internazionalisti sulle lotte proletarie, dovrà crescere anche lo sforzo di elaborazione e puntualizzazione teorica delle nostre posizioni in tutti i campi correlati alla vita sociale e politica.

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Prometeo - Ricerche e battaglie della rivoluzione socialista. Rivista semestrale (giugno e dicembre) fondata nel 1946.