Dimitry Papaioannoy

Il 27 novembre scorso, a Parma, il nostro compagno Dimitry Papaioannoy ci ha lasciati. Di madre parmigiana e di padre greco, era nato nell’agosto del 1979 ad Atene, dove i suoi genitori si erano trasferiti subito dopo la caduta del regime dei colonnelli. Dopo il diploma era venuto a vivere a Parma, dove si era iscritto alla facoltà di ingegneria laureandosi con una bella tesi sui restauri del duomo cittadino. Aveva così iniziato l’attività professionale da ingegnere, un lavoro che lo appassionava e che ha continuato a svolgere fino all’ultimo periodo.

Noi lo abbiamo incontrato quando era ancora uno studente, in piazza a Parma; dopo una manifestazione del 25 aprile ci eravamo fermati a parlare con lui a lungo: era molto curioso, molto informato e, animato da un certo spirito polemico, non era stato certo facile convincerlo della validità delle nostre posizioni politiche. Dimitry amava molto leggere e noi l’avevamo rapidamente sommerso con le nostre pubblicazioni a partire da quelle più semplici come Luna Ribelle fino agli opuscoli di approfondimento dell’Istituto Prometeo. Da allora è iniziato un percorso di militanza comune che per molti di noi, compagni della sezione di Parma, si è trasformato in un rapporto di amicizia fraterna.

Malgrado negli ultimi anni la malattia lo avesse costretto a parecchi mesi di ricoveri prima in ospedale e poi in clinica riabilitativa, Dimitry non ha mai abbandonato la militanza rivoluzionaria. Uscito dall’ospedale, ha ripreso l’attività nella nostra organizzazione, partecipando a discussioni teoriche, riunioni organizzative, manifestazioni, dando un importantissimo contributo al rinnovamento grafico della rivista Prometeo e al trasferimento in formato digitale del nostro archivio storico. La tenacia e la coraggiosa leggerezza con cui ha affrontato le difficoltà degli ultimi anni senza mai smettere di lottare rappresentano per noi compagni un grande insegnamento.

La biblioteca del circolo di Parma, arricchita con i libri donati dalla famiglia, sarà presto dedicata a Dimitry e verrà aperta per più giorni alla settimana in modo sistematico. Con queste poche righe vogliamo salutare il nostro compagno e stringerci con affetto ai genitori, alla sorella e alla sua compagna Barbara.

L'ultimo saluto a Dimitry

Dimitry Papaioannoy ci ha lasciati a soli trent'anni. Tutti i compagni, come chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo, ne apprezzavano l'intelligenza, la disponibilità, solidarietà e l'impegno nella militanza. Il seguente messaggio è stato letto da un compagno di Battaglia Comunista come ultimo saluto. L'Internazionale ha accompagnato la fine della cerimonia.

Quando commemori un compagno, non sai dove fermarti per non oltrepassare il confine tra il ricordo e la retorica. Il senso di appartenenza ad un’idea ti spinge a indicarlo come esempio, specie se è un compagno come Dimitry, ma l’affetto umano che ci legava a lui, che ci lega a lui come persona, mette addosso mille scrupoli. Quando però pensiamo alla sua vita, e pensi a quanto i compagni, giovani e non, hanno bisogno di esempi, allora potremmo raccontare loro della sua volontà di lottare, che il male che lo consumava non ha minimamente piegato.

Ciò che meravigliava di più era lo spirito con cui aveva accettato il suo destino, di un’accettazione che non è mai stata rassegnazione. Appena uscito dall'ospedale, Dimitry è ritornato a fare quello che ha sempre fatto: a lottare per una società più giusta.

Ricordiamo una persona che aveva una straordinaria mitezza di carattere, generoso e pacifico, sempre disponibile al dialogo con tutti.

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.