La scure di Osborne mostra che il capitalismo non ha futuro

Pubblichiamo un documento dei compagni inglesi della CWO sulla finanziaria del governo Cameron.

I tagli. I tanto proclamati tagli sono arrivati. Essi rappresentano la più grande diminuzione della spesa pubblica degli ultimi 90 anni. Non ci sono state grandi sorprese. Le principali cattive notizie erano già trapelate prima dell’annuncio del 20 Ottobre. Si tratta di:

  • Taglio di 490 mila posti nell’amministrazione pubblica.
  • Previsione di taglio del 28% della spesa delle autorità locali, da realizzarsi nei prossimi 4 anni (da cui deriva il licenziamento di dipendenti comunali e la decurtazione dei servizi).
  • Età pensionabile portata a 66 anni per uomini e donne entro il 2020.
  • Tagli sul salario dei lavoratori dei settori pubblici attraverso l’incremento dei versamenti pensionistici e il congelamento dei salari.
  • Indennità sociali decurtate di ulteriori 7 miliardi di sterline, che porteranno il totale a 18 miliardi quando verranno inclusi gli 11 miliardi già annunciati. Gli obiettivi sono le pensioni di invalidità, i contributi agli affitti per i disoccupati e le detrazioni fiscali.
  • Gli inquilini che percepivano i contributi perderanno il diritto di alloggio e pagheranno un affitto pari all’80% del valore di mercato.

E questo solo per cominciare. Nel futuro ci aspettano ulteriori attacchi (l’innalzamento dell’età pensionabile a 68 anni è uno di questi, senza dimenticare che la VAT [equivalente dell’IVA italiana] aumenterà a Gennaio). La cricca di Cameron ci dice che “il mercato ci punirà” se non accetteremo i loro tagli al fine di portare la spesa pubblica sotto controllo. Lo stato britannico non è mai andato in bancarotta nella sua storia. Si gode il suo alto rating creditizio. Il rischio sarebbe proprio perdere questo credit rating e rendere il costo del denaro più alto. Ma di quali “mercati” stiamo parlando? Si tratta degli stessi mercati finanziari teatro della diffusa speculazione che ha portato al tracollo finanziario del 2007? Si tratta dello stesso settore che ha ottenuto almeno 850 milioni di sterline dai contribuenti per salvare gli speculatori dalle loro scommesse? Questo salvataggio ha fatto aumentare del 25% il debito pubblico in percentuale sul prodotto interno lordo. È questa la radice dell’attacco ai lavoratori.

I grandi finanzieri stanno ancora elargendo miliardi in bonus. Essi hanno visto solo un piccolo aumento della tassa sul capital gain (cioè una tassa sulla ricchezza generata senza lavoro reale). Nel contempo un milione di posti di lavoro di salariati innocenti sarà probabilmente liquidato.

  • La vera crisi

Non ci sono solo “i tagli dei Conservatori” come il partito Labour e i sindacati affermano. I lavoratori salariati non stanno solo affrontando un temporaneo “stringere la cinghia”. Essi sono di fronte a un sistema che è ormai da decenni in una grave crisi.

Il potere d'acquisto reale dei salari è in diminuzione a partite dai primi anni 1970, quando il boom post bellico si chiuse. L’ingigantirsi della bolla finanziaria e speculativa negli ultimi vent'anni è solo una parte dei vari tentativi disperati di sottrarsi alla crisi. Ora che la recente bolla immobiliare è esplosa, la classe operaia dovrà pagare nuovamente. Il partito laburista e i sindacati fanno finta che vi sia una soluzione interna al capitalismo che rappresenti il meglio per i lavoratori. In realtà il Labour aveva già preparato il terreno a simili tagli, incoraggiando e concertando la speculazione finanziaria, perché era l'unico modo in cui si poteva dare l’impressione che l'accumulazione continuasse. La verità è che il capitalismo può sopravvivere solo attraverso la riduzione sul lungo termine delle condizioni di vita della classe operaia. Quando un capo della British Airways dice al personale che dovrebbe pensare “alla cinese”, non si riferisce ad un pasto da portar via, ma all’accettazione del fatto che i salari dovranno diminuire verso livelli di sussistenza al fine di mantenere la redditività del capitalismo britannico.

E come combatterla

I tagli sono stati attuati sapientemente. Anche ora tutti i lavoratori in odore di licenziamento non sono stati informati. Tutti sono in uno stato di attesa. E l'attacco agli “scroccatori di elemosina” non è solo un tentativo di dividerci, ma ridurrà i salari dato che più lavoratori si troveranno a competere per meno posti di lavoro. In questa situazione le premature acrobazie movimentiste del Socialist Workers Party serviranno solo a sprecare energie che potrebbero essere impiegate per una vera e propria protesta. D'altro canto i sindacati cercheranno di garantire che qualsiasi contrattacco sarà limitato ad un unico settore o in un unico luogo di lavoro. Dobbiamo renderci conto che “ci siamo dentro tutti insieme”, non con i bugiardi milionari seduti al governo, ma come classe. Ogni attacco contro uno è un attacco contro tutti. Se non ci rendiamo contro di questo allora come le banche erano “troppo grandi fallire”, noi saremo “troppo piccoli per riuscire”. Dobbiamo riuscire ad essere “troppo uniti per essere ignorati”.

Sul lungo periodo dobbiamo anche riconoscere che, pur con i suoi alti e bassi, la traiettoria del capitalismo ci offre solo un peggioramento delle condizioni di vita. Quelle cose che abbiamo conquistato negli ultimi due secoli di lotte ci saranno tolte, perché la classe capitalistica non ha alternative. L'alternativa è che i lavoratori prendano il controllo e organizzino la produzione rivolta ai reali bisogni dell'uomo e non ai profitti astratti di anonimi finanzieri. Ciò non è immediatamente all'ordine del giorno, ma, se iniziamo una vera lotta, la logica dello scontro ci porterà verso quegli obiettivi. Se non riusciremo a reagire, allora il nostro nemico di classe sarà più audace e seguiranno ulteriori attacchi.

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CWO

Battaglia Comunista

Mensile del Partito Comunista Internazionalista, fondato nel 1945.