You are here
Home ›Lotte del settore auto in Turchia: "Noi non vogliamo i sindacati. Abbiamo istituito consigli operai"
Gli attuali scioperi nel settore automobilistico nella città turca Nord-Ovest di Bursa sollevano molte domande interessanti che riguardano sia i comunisti che operai militanti in generale.
Al momento in cui scriviamo (18 maggio), ci sono quattro fabbriche in sciopero, Renault, Tofas (joint venture con Fiat) Coşkunuz e MAKO (entrami fornitori di componenti per auto) supportati da oltre 15.000 lavoratori. Lo sciopero è iniziato alla Renault sul turno di notte giovedi scorso (14 maggio), con tutta la forza lavoro di 5.000 che si è unita poichè il loro turno li ha costretti ad andare avanti, e da allora si è diffuso alle altre tre fabbriche, con altre fabbriche che hanno dichiarato che si uniranno allo sciopero nei prossimi giorni.
I lavoratori di tutti gli impianti avanzano tre richieste principali: la prima è un contratto uguale a quello ottenuto in seguito alla minaccia di uno sciopero alla Bosch nel mese di aprile che prevede un aumento di stipendio del 60%, la seconda che non ci siano ritorsioni sui lavoratori impegnati nella lotta, e, l'ultima la rimozione del sindacato Türk-Metal dalle loro fabbriche assieme al diritto di poter scegliere i loro propri rappresentanti.
La città di Bursa è una delle città più industrializzate della Turchia, e il principale centro di produzione automobilistica, che è il settore di esportazione più grande della Turchia, oltre ad essere la sede di molti altri settori industriali. Gli operai in altre fabbriche della città hanno sostenuto gli scioperanti con dimostrazioni, e si parla di disordini in impianti automobilistici nella vicina città di Izmit.
Questo è stato un periodo di forte tensione nel settore metalmeccanico turco con tanta rabbia espressa contro non solo il principale sindacato Türk-Metal, ma anche contro il più piccolo, più di sinistra, Birleşik Metal-IS. Türk-Metal è spesso definito come una sanguisuga dai lavoratori, e gli eventi di Bosch ad aprile hanno comportato che il personale dimissionario da questo sindacato si unisse alla Birleşik metallo, per poi ricongiungersi più tardi alla Türk-Metal. Le dimissioni da Türk-Metal alla Renault sono cominciate all'inizio di maggio, e hanno condotto ad un breve sciopero, che si è concluso con il reintegro di 16 lavoratori licenziati per aver lasciato il sindacato.
Gennaio ha visto anche uno sciopero nazionale metalmeccanici indetto dai Birleşik Metallo vietato dal governo come contro ' l'interesse nazionale '. Il secondo giorno il sindacato ha ordinato ai lavoratori di tornare al lavoro, anche se alcuni lavoratori hanno continuato a protestare e lottare.
Due cose spiccano su questa lotta. Il primo è il modo in cui si è diffuso rapidamente in tutto il settore, e sembra aver mobilitato la classe operaia della città nel suo complesso. Molte altri impianti industriali hanno dimostrato e hanno offerto supporto. Le mogli degli scioperanti hanno dimostrato e marciato verso la fabbrica.
Ovviamente i lavoratori sono più forti quando combattono insieme. Il dinamismo della velocità con cui questa lotta si sta diffondendo sta spaventando sia la direzione dell'azienda che lo Stato stesso. Il governatore locale ha cercato di intervenire, e la direzione sia di Renault che di Tofas hanno denunciato una battuta d'arresto (blocco) della produzione.
Il secondo è il rifiuto completo del sindacato. Türk-Metal è il più grande sindacato singolo della Turchia, e membro del Turk-Is, la più grande federazione sindacale. Persino per i parametri della Türk-IS confederazione, di orientamento di destra e nazionalista, Türk-Metal è un'unione particolarmente disgustosa con una storia di utilizzo di teppisti per attaccare i lavoratori.
I lavoratori alla Renault hanno creato la loro propria commissione con i lavoratori in altre fabbriche, il che indica che il comitato di Renault li rappresenta tutti. Ciò mette in evidenza non solo che i lavoratori prendono la lotta nelle loro proprie mani, ma dimostra anche una volontà di non dividersi impianto per impianto. I giorni a venire ci consentiranno di verificare se questa unità potra essere mantenuta e se lo sciopero potrà continuare a diffondersi.
Devrim Valerian, 2015-05-18Battaglia Comunista #06-07
Giugno-luglio 2015
Allegato | Dimensione |
---|---|
![]() | 870.66 KB |
Inizia da qui...
ICT sections
Fondamenti
- Bourgeois revolution
- Competition and monopoly
- Core and peripheral countries
- Crisis
- Decadence
- Democracy and dictatorship
- Exploitation and accumulation
- Factory and territory groups
- Financialization
- Globalization
- Historical materialism
- Imperialism
- Our Intervention
- Party and class
- Proletarian revolution
- Seigniorage
- Social classes
- Socialism and communism
- State
- State capitalism
- War economics
Fatti
- Activities
- Arms
- Automotive industry
- Books, art and culture
- Commerce
- Communications
- Conflicts
- Contracts and wages
- Corporate trends
- Criminal activities
- Disasters
- Discriminations
- Discussions
- Drugs and dependencies
- Economic policies
- Education and youth
- Elections and polls
- Energy, oil and fuels
- Environment and resources
- Financial market
- Food
- Health and social assistance
- Housing
- Information and media
- International relations
- Law
- Migrations
- Pensions and benefits
- Philosophy and religion
- Repression and control
- Science and technics
- Social unrest
- Terrorist outrages
- Transports
- Unemployment and precarity
- Workers' conditions and struggles
Storia
- 01. Prehistory
- 02. Ancient History
- 03. Middle Ages
- 04. Modern History
- 1800: Industrial Revolution
- 1900s
- 1910s
- 1911-12: Turko-Italian War for Libya
- 1912: Intransigent Revolutionary Fraction of the PSI
- 1912: Republic of China
- 1913: Fordism (assembly line)
- 1914-18: World War I
- 1917: Russian Revolution
- 1918: Abstentionist Communist Fraction of the PSI
- 1918: German Revolution
- 1919-20: Biennio Rosso in Italy
- 1919-43: Third International
- 1919: Hungarian Revolution
- 1930s
- 1931: Japan occupies Manchuria
- 1933-43: New Deal
- 1933-45: Nazism
- 1934: Long March of Chinese communists
- 1934: Miners' uprising in Asturias
- 1934: Workers' uprising in "Red Vienna"
- 1935-36: Italian Army Invades Ethiopia
- 1936-38: Great Purge
- 1936-39: Spanish Civil War
- 1937: International Bureau of Fractions of the Communist Left
- 1938: Fourth International
- 1940s
- 1960s
- 1980s
- 1979-89: Soviet war in Afghanistan
- 1980-88: Iran-Iraq War
- 1982: First Lebanon War
- 1982: Sabra and Chatila
- 1986: Chernobyl disaster
- 1987-93: First Intifada
- 1989: Fall of the Berlin Wall
- 1979-90: Thatcher Government
- 1980: Strikes in Poland
- 1982: Falklands War
- 1983: Foundation of IBRP
- 1984-85: UK Miners' Strike
- 1987: Perestroika
- 1989: Tiananmen Square Protests
- 1990s
- 1991: Breakup of Yugoslavia
- 1991: Dissolution of Soviet Union
- 1991: First Gulf War
- 1992-95: UN intervention in Somalia
- 1994-96: First Chechen War
- 1994: Genocide in Rwanda
- 1999-2000: Second Chechen War
- 1999: Introduction of euro
- 1999: Kosovo War
- 1999: WTO conference in Seattle
- 1995: NATO Bombing in Bosnia
- 2000s
- 2000: Second intifada
- 2001: September 11 attacks
- 2001: Piqueteros Movement in Argentina
- 2001: War in Afghanistan
- 2001: G8 Summit in Genoa
- 2003: Second Gulf War
- 2004: Asian Tsunami
- 2004: Madrid train bombings
- 2005: Banlieue riots in France
- 2005: Hurricane Katrina
- 2005: London bombings
- 2006: Comuna de Oaxaca
- 2006: Second Lebanon War
- 2007: Subprime Crisis
- 2008: Onda movement in Italy
- 2008: War in Georgia
- 2008: Riots in Greece
- 2008: Pomigliano Struggle
- 2008: Global Crisis
- 2008: Automotive Crisis
- 2009: Post-election crisis in Iran
- 2009: Israel-Gaza conflict
- 2006: Anti-CPE Movement in France
- 2020s
- 1920s
- 1921-28: New Economic Policy
- 1921: Communist Party of Italy
- 1921: Kronstadt Rebellion
- 1922-45: Fascism
- 1922-52: Stalin is General Secretary of PCUS
- 1925-27: Canton and Shanghai revolt
- 1925: Comitato d'Intesa
- 1926: General strike in Britain
- 1926: Lyons Congress of PCd’I
- 1927: Vienna revolt
- 1928: First five-year plan
- 1928: Left Fraction of the PCd'I
- 1929: Great Depression
- 1950s
- 1970s
- 1969-80: Anni di piombo in Italy
- 1971: End of the Bretton Woods System
- 1971: Microprocessor
- 1973: Pinochet's military junta in Chile
- 1975: Toyotism (just-in-time)
- 1977-81: International Conferences Convoked by PCInt
- 1977: '77 movement
- 1978: Economic Reforms in China
- 1978: Islamic Revolution in Iran
- 1978: South Lebanon conflict
- 2010s
- 2010: Greek debt crisis
- 2011: War in Libya
- 2011: Indignados and Occupy movements
- 2011: Sovereign debt crisis
- 2011: Tsunami and Nuclear Disaster in Japan
- 2011: Uprising in Maghreb
- 2014: Euromaidan
- 2016: Brexit Referendum
- 2017: Catalan Referendum
- 2019: Maquiladoras Struggle
- 2010: Student Protests in UK and Italy
- 2011: War in Syria
- 2013: Black Lives Matter Movement
- 2014: Military Intervention Against ISIS
- 2015: Refugee Crisis
- 2018: Haft Tappeh Struggle
- 2018: Climate Movement
Persone
- Amadeo Bordiga
- Anton Pannekoek
- Antonio Gramsci
- Arrigo Cervetto
- Bruno Fortichiari
- Bruno Maffi
- Celso Beltrami
- Davide Casartelli
- Errico Malatesta
- Fabio Damen
- Fausto Atti
- Franco Migliaccio
- Franz Mehring
- Friedrich Engels
- Giorgio Paolucci
- Guido Torricelli
- Heinz Langerhans
- Helmut Wagner
- Henryk Grossmann
- Karl Korsch
- Karl Liebknecht
- Karl Marx
- Leon Trotsky
- Lorenzo Procopio
- Mario Acquaviva
- Mauro jr. Stefanini
- Michail Bakunin
- Onorato Damen
- Ottorino Perrone (Vercesi)
- Paul Mattick
- Rosa Luxemburg
- Vladimir Lenin
Politica
- Anarchism
- Anti-Americanism
- Anti-Globalization Movement
- Antifascism and United Front
- Antiracism
- Armed Struggle
- Autonomism and Workerism
- Base Unionism
- Bordigism
- Communist Left Inspired
- Cooperativism and Autogestion
- DeLeonism
- Environmentalism
- Fascism
- Feminism
- German-Dutch Communist Left
- Gramscism
- ICC and French Communist Left
- Islamism
- Italian Communist Left
- Leninism
- Liberism
- Luxemburgism
- Maoism
- Marxism
- National Liberation Movements
- Nationalism
- No War But The Class War
- PCInt-ICT
- Pacifism
- Parliamentary Center-Right
- Parliamentary Left and Reformism
- Peasant movement
- Revolutionary Unionism
- Russian Communist Left
- Situationism
- Stalinism
- Statism and Keynesism
- Student Movement
- Titoism
- Trotskyism
- Unionism
Regioni
Login utente
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported License.